L'uccisione di un altro afroamericano scuote gli Stati Uniti
Fausta Speranza – Città del Vaticano
Le ricostruzioni iniziali non chiariscono pienamente i fatti. Rayshard Brooks stava dormendo nella sua auto in un parcheggio di uno dei ristoranti della catena Wendy's quando la polizia è arrivata sul posto. Dopo essere risultato positivo al test alcolico, Brooks si è ribellato all'arresto da parte degli agenti. A nulla è valso il tentativo di usare il taser: l'uomo è riuscito a divincolarsi dalla presa e mentre scappava è stato colpito alla schiena da tre colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia. Nonostante l'immediato trasporto in ospedale e l'intervento chirurgico, Brooks è morto. Si è dimesso il capo della polizia della città. L'agente che ha sparato, Devin Brosnan, è stato licenziato. L'altro poliziotto coinvolto, Garrett Rolfe, è stato invece è stato assegnato a lavori d'ufficio.
La reazione ad Atlanta
Il ristorante della catena Wendy's di Atlanta, fuori dal quale Rayshard Brooks è stato colpito e ucciso, è stato dato alla fiamme. Nessuno si trovava per fortuna nel locale e i pompieri sono riusciti ad evitare che le fiamme raggiungessero una vicina stazione di benzina. Almeno 36 persone sono state arrestate. Gli agenti hanno lanciato lacrimogeni contro i manifestanti e chiuso la strada interstatale che porta al ristorante.
Ancora vivo lo choc per George Floyd
Gli statunitensi si ritrovano di fronte a un nuovo caso che rinnova gli interrogativi, dopo il caso di George Floyd.
Alla sua uccisione c'è stata una forte reazione di protesta contro violenza e razzismo non solo in tutte le principali città statunitensi ma anche in Europa: da Napoli a Berlino, da Parigi a Londra, in numerose parti del Vecchio Continente migliaia di persone si sono ritrovate nelle piazze per aderire alla protesta #blacklivesmatter contro il razzismo organizzata il 6 giugno, dopo che altre spontanee si erano svolte nei giorni precedenti.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui