76.mo dell' insurrezione di Varsavia: lottare per dignità, bene, giustizia
Isabella Piro - Città del Vaticano
Il 1 agosto 1944, esattamente 76 anni fa, iniziava l’insurrezione di Varsavia che vedeva l’esercito nazionale polacco combattere contro le truppe tedesche di occupazione per liberare la città, in una rivolta che proseguì fino al 2 ottobre. Per ricordare quell’importante momento storico del Paese, la Conferenza episcopale polacca (Kep) ha diffuso un messaggio a firma dell’Ordinario militare, Józef Guzdek. Nel documento, il presule esorta a “rendere omaggio a tutti coloro che parteciparono all’insurrezione, nonché agli abitanti della capitale che sostennero l’esercito nella lotta per la dignità, il bene e la giustizia”.
Omaggio alla patria
Quei 63 giorni di rivolta, sottolinea l’Ordinario militare “divennero motivo di stupore per tutti gli Stati del nostro continente” e fecero risuonare “un forte grido di libertà e indipendenza nell'Europa occupata”. “Ricordando gli eventi passati, ricordiamo a noi stessi e agli altri - aggiunge Monsignor Guzdek - che dobbiamo testimoniare il nostro amore per la Patria non solo con le parole, ma soprattutto con le azioni”.
Il 31 luglio, vigilia dell’anniversario, alle ore 18.00, il presule ha celebrato la Santa Messa nella Cattedrale di Varsavia, nel pieno rispetto delle normative sanitarie anti-Covid. Per questo, la celebrazione è stata trasmessa anche in diretta streaming sul sito web dell’Ordinariato militare. Sabato 1 agosto, inoltre, alle ore 17.00, suoneranno le campane delle chiese e delle cappelle militari di tutta la Polonia. “Voglio che la loro voce – conclude Monsignor Guzdek - sia un richiamo alla preghiera, alla riflessione e al rispetto reciproco”.
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