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Libano: proteste contro la crisi Libano: proteste contro la crisi 

Libano: ancora un'esplosione. Parigi: subito accordo di governo

In Libano una nuova esplosione ha devastato, nel sud del Paese, un deposito di armi di hezbollah, il partito sciita filoiraniano. La Francia, intanto ha esortato i leader politici libanesi a trovare un accordo per formare un governo, al fine di far uscire il Paese dalla crisi, una delle peggiori della sua storia

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

La Croce Rossa libanese ha riferito che l’esplosione, avvenuta ieri pomeriggio nel sud del Paese, non ha provocato vittime. Le cause della deflagrazione sono ancora ignote: secondo alcune fonti si è trattato di un incidente. Altre collegano l’episodio al sorvolo nella zona di aerei militari, probabilmente israeliani. Il Paese, scosso dalle devastanti esplosioni del 4 agosto scorso nel porto di Beirut e costate la vita a quasi 200 persone, è anche colpito da una sempre più grave crisi politica ed economica.

Un Libano politicamente più stabile

Il governo del Paese dei cedri ha reso noto che più della metà dei libanesi vive al di sotto della soglia di povertà. Ed un quarto della popolazione è in stato di estrema povertà. Il governo libanese, con l'aiuto finanziario di vari Paesi europei, tra cui l'Italia, ha inoltre reso noto che comincerà a distribuire a decine di migliaia di famiglie disagiate buoni alimentari. 

In Libano, vicino al collasso economico e stretto da una crisi amplificata dalla pandemia di coronavirus e dagli effetti della devastante esplosione del 4 agosto scorso, continua infine a slittare il processo di formazione del nuovo governo. La Francia ha lanciato ieri un nuovo appello perché venga trovato al più presto un accordo.

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23 settembre 2020, 10:02