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Scuola al via, presidi e Fidae rilanciano: più fondi per la formazione

Aule aperte in 12 regioni. Il 24 settembre la ripartenza per Puglia, Calabria, Basilicata, Abruzzo e Campania. Mentre la Anp ricorda le carenze strutturali della scuola italiana, gli istituti cattolici chiedono di accelerare sul fronte della parità

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano

Riapre la scuola in 12 Regioni e nella provincia di Trento. In sostanza sono tornati in classe 5 milioni  e 600 mila studenti. Il presidente della Repubblica sergop Mattarella inaugurerà l’anno scolastico nel pomeriggio Vo' Euganeo, nel Padovano, tra le prime località che sono state investire dall’epidemia di coronavirus. Il governo sottolinea che si sta facendo molto per la scuola e ribadisce che il sistema di prevenzione funzionerà se tutti avranno responsabilità.

L'Anp: per trenta anni non sono state costruite scuole

Il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp),  Antonello Giannelli, afferma che “al momento (l’anno scolastico, ndr) è iniziato con regolarità. Non abbiamo segnalazioni di particolari momenti di crisi, pur nelle difficoltà generali. Le strutture edilizie sono spesso fatiscenti e inadeguate, di fatto non abbiamo costruito scuole negli ultimi 30 anni e ne paghiamo lo scotto. Per quanto riguarda i docenti che non sono in cattedra, è un problema endemico. Significa che c'è qualcosa che non va nell'organizzazione. Io credo sia dovuto al fatto che poiché ogni anno vanno in pensione parecchie decine di migliaia di docenti, lo Stato non riesce a stare dietro a questo ritmo di pensionamenti. Aumentano le fila dei docenti dei posti da ricoprire con supplenti. E questo crea precariato che deve essere periodicamente stabilizzato”. Basti dire che solo a Milano e provincia all'avvio del nuovo anno scolastico sono 5.106 i posti di ruolo vacanti.

Ascolta l'intervista ad Antonello Giannelli

La Cei chiede che gli insegnanti siano veri maestri

La Cei, in un documento elaborato dalla Commissione episcopale per l'educazione cattolica, sottolinea che “ogni insegnante deve sforzarsi di avere, per i suoi alunni, quella autorità che lo qualifica come vero maestro, come persona capace di lasciare un segno nella mente e nella vita dei suoi alunni". E ancora, "l'impegno affinché si diffonda una cultura della parità e del pluralismo scolastico è parte integrante della pastorale per la scuola", si legge all'interno del documento. Sulla necessità di rafforzare la parità scolastica, legge dal Duemila, parla anche Virgina Kaladich, presidente della Fidae, la Federazione delle scuole paritarie cattoliche, è convinta che "in Italia non può esserci ancora una differenziazione. I nostri bambini, i nostri ragazzi, i nostri docenti, i nostri genitori sono cittadini italiani e devono avere piena cittadinanza nel sistema scolastico. Questo vuol dire che ci impegna soprattutto noi come associazioni a non mollare”.

Ascolta l'intervista a Virginia Kaladich

“In questo nuovo anno – continua la Presidente Fidae – dovranno accompagnare il nostro cammino tre parole: "sicurezza", mettendo in campo la dovuta attenzione ad applicare tutti i protocolli necessari contro il coronavirus, "squadra", creando cioè reti tra scuole, territori, comunità ecclesiale e civile; "soluzioni", non scoraggiandoci di fronte alle difficoltà ma cercando sempre di superare gli ostacoli. Gratuitamente abbiamo ricevuto la missione educativa – ha concluso la Kaladich – gratuitamente confermiamo la nostra disponibilità a rispondere a tale chiamata, tesa a vedere nella scuola un bene comune che guida le nuove generazioni a vivere nella società vincendo la paura con grande audacia e coraggio". Il 24 settembre la ripartenza per Puglia, Calabria, Basilicata, Abruzzo e Campania. 

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14 settembre 2020, 14:30