Fiabaday, campagna per l'abolizione delle barriere architettoniche
Alessandro Guarasci - Città del Vaticano
Domenica sarà la XVIII edizione della “Giornata Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche – Fiabaday”, organizzata in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Anche in questa edizione l'evento più significativo si tiene, sempre domenica 4 ottobre, in piazza Colonna a Roma dove, sul palco appositamente realizzato, dalle 10 del mattino si alterneranno incontri, seminari, dibattiti, momenti ludici e di svago. Nella stessa giornata, si terranno visite guidate a Palazzo Chigi riservate alle persone con disabilità, ai bambini, agli anziani e ai loro accompagnatori. Per Giuseppe Trieste, presidente del Fiabaday, “serve una crescita culturale. La pandemia di coronavirus dovrebbe averci insegnato che nessuno è escluso da difficoltà. La solidarietà verso gli altri non è altro che solidarietà verso se stessi”:
Troppi diversamente abili costretti nelle loro case
“Per me il lock down non è finito” è l'evocativo e significativo titolo della campagna di sensibilizzazione che viene presentata nel corso della conferenza stampa di oggi. Fotografia di una situazione reale, la campagna vuole sottolineare come per molte persone con disabilità e ridotta mobilità, con la fine del lock down non ci sia stato alcun ritorno alla normalità, poiché la loro "normalità" è quella di rimanere confinate in casa. E tutto ciò a causa di barriere architettoniche domestiche e condominiali che spesso potrebbero essere facilmente abbattute. Nell'immaginario collettivo, le barriere architettoniche fanno immediatamente pensare alla persona in carrozzina.
Tutti possiamo riscontrare difficoltà nella mobilità
In realtà, chiunque incontri barriere o problemi negli spostamenti è definito come Persona a Ridotta Mobilità (PRM): una categoria molto estesa in cui rientrano persone con disabilità permanente o temporanea, anziani, persone che accompagnano bimbi piccoli o con problemi di orientamento, difficoltà d'apprendimento o con disagi intellettivi o relazionali, persone di bassa statura o che si muovono con bagagli pesanti o ingombranti, donne in stato di gravidanza, ecc. Per tutte queste persone un gradino in più o in meno, un dislivello o una rampa di scale, ascensori non funzionanti o con cabine troppo piccole, possono davvero fare la differenza.
Leggi ancora carenti
La legge 13/1989 "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati" - a più di trent’anni dalla sua promulgazione -non è risultata sufficiente a rendere la maggior parte delle abitazioni effettivamente fruibili e confortevoli per tutti. Il FIABADAY 2020 vuole portare all'attenzione delle organizzazioni che andranno ad esercitare la riqualificazione degli edifici e delle organizzazioni sindacali che rappresentano gli amministratori di condominio, un programma di sensibilizzazione condiviso atto ad ottenere l'abbattimento anche di una singola, minima, barriera.
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