Mothers Prayers. Sorelle nella fede da 25 anni
Svitlana Dukhovych – Città del Vaticano
Donne italiane e ucraine, rappresentanti dei diversi gruppi di preghiera del movimento internazionale “Mamme della preghiera” (Mothers Prayers), si sono riunite sabato scorso a Roma, nella chiesa greco-cattolica ucraina di Santa Sofia per celebrare i 25 anni della loro fondazione. Insieme hanno pregato e partecipato alla messa in rito bizantino e ieri si sono recate in Piazza San Pietro per la preghiera dell’Angelus.
Il movimento Mothers Prayers, fondato nel 1995 dall’inglese Veronica Williams, oggi è diffuso in oltre 100 paesi del mondo ed unisce donne e uomini di diverse confessioni. Il logo che le rappresenta ritrae un abbraccio e il loro slogan è: “L’amore delle mamme conquista il mondo”.
Per i gruppi di preghiera di Bergamo, Milano, Seriate e Roma, così come per le rappresentanti ucraine provenienti da Ferrara e Foligno è stata un’esperienza molto forte, tenuto conto che venivano dal lungo periodo di isolamento dovuto al lockdown. Lo rivela Albertina, coordinatrice del movimento in Italia. “La fiducia in Dio e la comunione tra i membri della comunità ci hanno aiutato a superare sia la sofferenza fisica, sia l’isolamento” ha detto.
I gruppi delle “Mamme della preghiera” si riuniscono una volta a settimana, condividono le loro preoccupazioni e, pregando, le affidano a Dio. Ogni incontro è segnato da un gesto singolare: depongono pezzetti di carta con su scritti i nomi dei loro figli o dei loro nipoti in un cestino ai piedi della croce. Per Roberta, coordinatrice del gruppo di Roma “Questi incontri, anche se solo virtuali, durante il periodo di isolamento sono stati un sostegno e un segno di speranza”.
Secondo Erna, coordinatrice del gruppo di preghiera di Milano: “Quello dell’isolamento è stato anche un tempo di obbedienza. Nel seguire le regole e nel pregare. La preghiera delle madri ci ha aiutate a rimanere unite e a rimanere con il Signore nonostante la sofferenza”.
Ad accompagnare il gruppo, don Gianmario Della Giovanna, direttore dell’ufficio pastorale per la famiglia della diocesi di Bergamo. “Credo che questa testimonianza delle mamme, che pregano nella semplicità per i propri figli, sia una possibilità reale, concreta per elaborare i propri lutti, per far crescere la speranza, per continuare a vivere nella vita e credere nel Signore”.
La comunità internazionale "Mothers Prayers", unisce piccoli nuclei di donne (massimo otto) e per Albertina, le mamme ucraine che lavorano e vivono in Italia, sono “sorelle nella fede”. “La fraternità bisogna viverla fino in fondo per capirla” sostiene.
“Vedere mamme unite nella loro umanità dalla maternità, pur nella differenza della lingua e della cultura è un segno di grande fraternità” riprende don Gianmario parlando dell’incontro di sabato.
Il culmine è stata la Messa in rito bizantino. Il sacerdote definisce questa esperienza “una autentica novità”, non solo per i fedeli italiani.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui