Colletta Alimentare: card e spesa online per dare cibo a chi ha bisogno
Michele Raviart - Città del Vaticano
Sarà una card da acquistare alla cassa del supermercato oppure online e non più la raccolta fisica di cibo la principale novità della Colletta Alimentare 2020, che da 24 anni raccoglie alimenti da distribuire, durante le festività natalizie, a chi ne ha più bisogno . Non più una giornata soltanto – anche se il 28 novembre alcuni volontari saranno nei supermercati delle “regioni gialle” per promuovere l’iniziativa – ma un periodo che va dal 21 novembre all’8 dicembre in cui sarà possibile offrire il proprio contributo nel rispetto delle normative di sicurezza anti-Covid.
Una giornata in sicurezza
“Quest’anno è tutta una novità a partire dalle card con le quali fare la spesa”, ribadisce a Vatican News Giovanni Bruno, presidente del Banco Alimentare, “ed è tutto assolutamente determinato dalle circostanze, da cui non possiamo prescindere in un momento come questo”. Era infatti “impensabile”, prosegue “immaginare 145 mila volontari davanti ai supermercati, con tutto il lavoro poi di stoccaggio e il passaggio di mano delle derrate alimentari e degli scatoloni. Sarebbe saltato tutto dal punto di vista del distanziamento e della sicurezza”.
Non una raccolta fondi, ma una raccolta di cibo
Le card – disponibili in tagli da 2, 5 e 10 euro, ovviamente cumulabili – saranno infatti convertite in prodotto alimentari non deperibili poi consegnati alle strutture caritative convenzionate. Sul sito della Colletta Alimentare le card si potranno acquistare online mentre sul sito della catena Esselunga (da oggi 21 novembre al 10 dicembre) e su Amazon (dal 1 al 10 dicembre) si potrà acquistare direttamente la spesa che si vuole donare, preservando così lo spirito originale dell’iniziativa. “Questo per sottolineare il fatto che il Banco Alimentare non raccoglie soldi, non è una raccolta fondi, ma è una raccolta di cibo”, ribadisce Bruno.
500 nuove adesioni alla Colletta
Le strutture caritative che riceveranno gli “scatoloni” e distribuiranno il cibo sono oltre 8 mila in tutto il territorio nazionale, dalle Caritas di ogni livello, alle case famiglia, alle mense per i poveri. Da marzo in poi, spiega ancora il presidente del Banco Alimentare “si sono aggiunte oltre 500 strutture caritative”, che “pur non essendo accreditate hanno chiesto la possibilità da subito di poter ricevere da noi del cibo e tutto quello che era possibile dare”.
Cambia la tipologia delle famiglie bisognose
Saranno infatti oltre 2 milioni le persone che beneficeranno della Colletta Alimentare quest’anno. Un numero purtroppo in aumento a causa delle conseguenze economiche della pandemia. Le famiglie bisognose di aiuti alimentari, sottolinea ancora Giovanni Bruno, “sono cresciute enormemente in questi mesi”, ed “è cambiata anche un po’ la tipologia. Si sono aggiunte tante famiglie che conducevano fino a marzo una vita minimamente autosostenuta e che si sono trovate improvvisamente in difficoltà. Pensiamo a tutti i lavoratori autonomi, a tanti lavoratori precari, a tante famiglie in cui uno dei due si è ritrovato senza lavoro”.
Un semplice gesto di solidarietà
L’obiettivo è quello di chiedere a tutti un gesto semplicissimo di solidarietà e superare l’individualismo. “Speriamo che vada bene e comunque non ci scoraggiamo”, conclude il presidente del Banco Alimentare, “e per noi questa è una cosa fondamentale. Il valore della solidarietà è quello che il Papa ci ha indicato come la via maestra per uscire migliori da questa crisi”.
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