Cerca

Coste del Nicaragua dopo il passaggio dell'uragano Eta Coste del Nicaragua dopo il passaggio dell'uragano Eta 

L'allarme dell'Unicef per l'uragano in Nicaragua

La protezione dei bambini, l'igiene, la fornitura d'acqua e luoghi sicuri in cui stare. A questo sta pensando l'agenzia dell'Onu per i più piccoli che, in 500.000, si trovano ad affrontare le conseguenze del passaggio dell’uragano Eta nel Centro America

Barbara Innocenti - Città del Vaticano

Declassato a tempesta tropicale, l'uragano Eta si è spostato mercoledì verso l'Honduras, lasciando morte e desolazione dietro di sè in Nicaragua dove si è abbattuto conventi di 240 chilometri orari nella mattina di martedì. Ha ucciso almeno tre persone - due minatori in Nicaragua e una tredicenne in Honduras - e ha devastato la costa settentrionale del Nicaragua, dove i villaggi indigeni sono stati sommersi e devastati da piogge torrenziali e venti forti.

La devastazione e la risposta dell'Unicef

Gran parte degli impianti portuali, essenziali per l'attività economica e l'approvvigionamento della regione, sono stati distrutti, e oggi dopo due giorni di piogge torrenziali, gli abitanti hanno iniziato a ripulire le macerie e a fare il punto dei danni nella città di Bilwi, dove vivono circa 40 000 persone, soprattutto indiani Miskito, popolazioni di origine africana e di razza mista.

1.227.000 le persone coinvolte , tra cui quasi 500.000 bambini, da inondazioni e frane. L'Unicef e i suoi partner in Nicaragua hanno allestito rifornimenti di emergenza e sviluppato un piano di risposta comune per affrontare le esigenze dei bambini e delle famiglie, di cui 10.000 evacuate da Cayos Miskitos e da altre aree a rischio sulla costa settentrionale.

Attenzione all'acqua e all'igiene ma anche informazione delle comunità

Il materiale allestito dall'Unicef consiste in 3.000 kit igienici per famiglie, 3.000 serbatoi d'acqua, 87 scatole di pastiglie per la disinfezione dell'acqua e 50 kit per l’analisi del cloro. Queste forniture, in grado di soddisfare le esigenze di 15.000 persone, tra cui 6.000 bambini, sono in attesa di essere consegnate al ministero della Salute e al Sistema Nazionale per la Prevenzione, la Mitigazione e l'Attenzione alle Calamità (Sinapred) del Paese.

"Come parte della risposta prevista, l'Unicef sta lavorando con il Governo e i partner per raggiungere i bambini e le famiglie con il sostegno necessario", ha dichiarato Paolo Sassaro, vice rappresentante dell'Unicef in Nicaragua. “Queste azioni includono la fornitura di acqua e di articoli igienici ma anche l'informazione sui richi nelle comunità. Ci stiamo inoltre coordinando strettamente con le autorità per garantire che le strutture di accoglienza siano adeguate, sicure e dotate di misure adatte ai bambini".

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

05 novembre 2020, 08:00