Voto anticipato a Tampa, Florida Voto anticipato a Tampa, Florida 

Usa alla vigilia elettorale. L'incognita del voto per posta

Secondo i dati di 'Usa election projects', il progetto indipendente per tracciare il voto anticipato, ad un giorno dall'election day, sono oltre 95mln le persone che hanno votato anticipatamente, di cui circa 60mln per posta e 34mln di persona. E proprio il voto per corrispondenza rappresenta la grande incognita sull'esito finale

Antonella Palermo - Città del Vaticano

Il voto per corrispondenza rappresenta il grande punto interrogativo sulle elezioni presidenziali americane 2020. Le regole infatti variano da Stato a Stato. In Pennsylvania, per esempio, si potranno continuare a conteggiare i voti per posta fino a tre giorni dopo l'Election Day, l'importante è che le schede siano state spedite entro il 3 novembre. In North Carolina possono essere conteggiati i voti per corrispondenza ricevuti entro nove giorni dall'Election Day.

La corsa postale

I primi seggi negli Stati Uniti sono stati aperti. Già scrutinate le schede di un minuscolo villaggio nel New Hampshire che ha votato per primo: 5 voti, tutti per Biden. Trump promette battaglia legale per contestare i voti per posta che in alcuni Stati decisivi continueranno ad arrivare per giorni. Mediterebbe anche di autoproclamarsi vincitore se i primi dati lo daranno in testa in alcuni Stati chiave. Un giudice federale ha ordinato al servizio postale Usa (Usps) di prendere "misure straordinarie" per garantire che i voti postali arrivino in tempo. Le poste americane, secondo il Guardian, stanno registrando un calo nel tasso di puntualità, sceso a metà ottobre all'81% per la corrispondenza 'first class', il più basso dell'anno. Alcuni dei ritardi più grandi sono in Stati in bilico dove le schede consegnate fuori tempo massimo potrebbero decidere l'esito della gara, con riflessi su quello nazionale. In Arizona, uno degli Stati determinanti per l'esito finale, il voto anticipato ha superato il totale delle schede del 2016. Così anche in Texas, Nevada e Hawaii. Nei giorni scorsi i democratici avevano insistito sul voto anticipato di persona, ma invitando a evitare quello per posta per il rischio di ritardi nella consegna.

Gli ultimi comizi degli sfidanti

"Ieri sera Trump ha detto che licenziera' il dottor Fauci. Ho un'idea migliore: teniamo il dottor Fauci al suo posto e licenziamo Donald Trump": lo ha detto Joe Biden in un comizio in Ohio, dove ha attaccato il presidente per aver "alzato bandiera bianca" sulla pandemia. Trump - che vola in North Carolina, Michigan e Wisconsin - attenderà i risultati del voto alla Casa Bianca, dove ha organizzato una 'festa' per seguire in diretta lo spoglio invitando 400 persone nella East Room. Intanto una serie di scontri a New York tra polizia e manifestanti anti-Trump ha portato ad almeno 11 arresti a Manhattan. 

Un Paese diviso

Sam Donaldson, giornalista e conduttore di Abc per 43 anni, uno dei volti più famosi della televisione, vede il rischio di una Guerra civile. "Stiamo andando in quella direzione - ha detto in un'intervista alla Cnn andata in onda in prima serata - non si vedeva un Paese così diviso dai tempi della Guerra civile". Donaldson ha ricordato come in passato repubblicani e democratici fossero abituati a lavorare insieme e a fare accordi. Ma ora non e' più così. "Se provi - ha ammesso - a fare un accordo con l'altra parte, sei visto come il nemico".



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03 novembre 2020, 09:00