Germania, Laschet nuovo presidente Cdu. L’arcivescovo Koch: al centro la comunità
Mario Galgano e Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
In Germania, il governatore del popoloso Land del Nord Reno-Westfalia, Armin Laschet, è stato eletto, con voto digitale, nuovo presidente della Cdu, l’Unione cristiano democratica, il partito della cancelliera Angela Merkel. Al 33.mo congresso del partito, al ballottaggio, 521 delegati hanno votato per Laschet, 59 anni, sostenitore della Merkel, mentre il suo rivale, il 65 enne Friedrich Merz, avvocato d’azienda che si è spesso opposto, in particolare, alla politica sull’immigrazione della cancelliera, ha ricevuto 466 voti.
Un voto digitale, da confermare per posta
Per motivi legali il voto digitale, il primo nella storia del partito fondato da Adenauer nel giugno del 1945, dovrà essere confermato per posta. Il risultato ufficiale sarà quindi annunciato venerdì. Laschet, che era in vantaggio anche nei sondaggi, succede alla dimissionaria Annegret Kramp-Karrenbauer, presidente dal 2018, quando aveva preso il posto di Angela Merkel. Sono stati espressi 991 voti, incluse quattro astensioni.
Al primo turno, Merz 385 voti e Laschet 380
Il ballottaggio si era reso necessario dopo che nessuno dei tre candidati al primo turno aveva raggiunto la maggioranza assoluta. Merz aveva ricevuto 385 voti, Laschet 380, e Röttgen, con 224 voti, era stato escluso dal ballottaggio. Nel suo intervento prima del voto finale dei delegati, Laschet, che è si è proposto come candidato centrista, ha ricordato il padre minatore e il principale valore che gli ha trasmesso: l’importanza di potersi fidare. Ed ha sostenuto che la Cdu debba rifiutare ogni estremismo, evitare di polarizzare: serve, ha spiegato “un capitano di squadra, non un amministratore delegato”. Il 26 settembre di quest’anno, la Germania andrà al voto per eleggere il nuovo cancelliere, successore di Angela Merkel, che dopo 16 anni di governo non si ricandiderà, e il candidato più accreditato, in questo momento, è proprio Laschet.
Il videomessaggio dell'arcivescovo di Berlino Koch
All'inizio del congresso della Cdu, venerdì sera, l'arcivescovo di Berlino Heiner Koch aveva ricordato in un videomessaggio l'importanza della "C" nel nome del partito: "La 'C' sta per cristiano e cristiano sta sempre per comunione, per comunità". La comunità è "al centro dell'immagine cristiana di Dio e dell'immagine cristiana dell'uomo", ha detto l’arcivescovo.
"Nella comunione siamo immagine di Dio"
Le persone, ha proseguito, sono dipendenti l'una dall'altra, nessuna ha la "visione d'insieme" e "nessun essere umano si mantiene, si origina e si perpetua da sé". Infatti, ha concluso monsignor Koch, per la fede cristiana “Dio è comunione, relazione: teologicamente si dice Trinità. Questa è l'immagine di Dio che noi esseri umani portiamo nel cuore: proprio in questo siamo immagine di Dio".
Un messaggio anche dal vescovo luterano Petra Bahr
Anche il vescovo della Chiesa evangelica luterana di Hannover, Petra Bahr, aveva indirizzato un messaggio ai 1.001 delegati, la grande maggioranza dei quali ha preso parte al congresso in via digitale a causa della pandemia di Covid-19.
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