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Washington: il Congresso durante le ultime manifestazioni Washington: il Congresso durante le ultime manifestazioni 

La Chiesa negli Stati Uniti: si lavori per la riconciliazione nazionale

Continua a salire il bilancio delle vittime dell’assalto al Congresso. Nella notte è morto un poliziotto rimasto ferito negli scontri a Washington del 6 gennaio. E mentre il Paese si trova a decidere tra impeachment o rimozione per Trump, il presidente uscente assicura una transizione dei poteri tranquilla e ordinata. La Chiesa dal canto suo continua a esortare al superamento di ogni divisione

Francesca Sabatinelli e Antonella Palermo – Città del Vaticano

Gli Stati Uniti fanno i conti con le falle nella sicurezza interna. L’assalto al Campidoglio, con il bilancio di 5 morti, 13 feriti e 33 arresti, ha messo in evidenza la difficoltà delle forze dell’ordine di fronte alla furia dei manifestanti. Le indagini sull’accaduto andranno avanti, così come va avanti l’ondata di dimissioni, e, mentre si conta un’altra vittima, un agente di polizia. Il Paese ora guarda al 20 gennaio, giorno dell’insediamento di Joe Biden. Il presidente eletto non ha l’intenzione – nonostante alcune richieste dei democratici – di aprire una procedura di impeachment nei confronti di Trump, né tantomeno di ricorrere al 25° emendamento della Costituzione. Nel suo discorso di ieri, pur avendo accusato Trump di attacco alla democrazia e di aver portato alle violenze con i suoi quattro anni di presidenza, Biden allontana l’idea della rimozione del presidente uscente, perché non aiuterebbe a unificare il Paese.

Una transizione morbida

Dopo battaglie legali per sconfessare la vittoria dell’avversario, Trump ha moderato i toni e, pur senza nominare mai Biden, afferma che il 20 gennaio si insedierà una nuova amministrazione, ribadendo l’intenzione di voler assicurare una transizione del potere morbida. Il momento impone guarigione e riappacificazione, spiega Trump, in un videomessaggio, dicendosi pronto a lasciare la Casa Bianca, ma non la politica e, quindi, chiedendo a chi non si riconosce più nei repubblicani, di seguirlo nella costruzione di una nuova formazione politica.

La voce dei vescovi americani 

Da Los Angeles, il presidente della Conferenza dei vescovi statunitensi, monsignor José Horacio Gómez, ribadisce la condanna di ogni violenza: “Questo non è ciò che siamo come americani. La transizione pacifica del potere è uno dei segni distintivi degli Usa”, ha dichiarato. Il cardinale Wilton Gregory, arcivescovo di Washington, sull’assalto al congresso Usa. Ha sottolineato che la forte divisione che ha recentemente dominato la scena americana deve cambiare – ha scandito – e coloro che ricorrono alla retorica incendiaria devono assumersi la responsabilità di incitare alla crescente violenza nella nostra Nazione”. L’arcivescovo di Chicago, cardinale Blase Joseph Cupich, invoca: Possa l'amore di Dio ricordare a tutti gli americani che la politica è la risoluzione pacifica di punti di vista contrastanti”. 

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08 gennaio 2021, 11:18