"Dentro" i Cartoni di Raffaello
Paolo Ondarza - Città del Vaticano
I cartoni che Raffaello dipinse a grandezza naturale per realizzare gli arazzi della Cappella Sistina, come nessuno li aveva mai visti prima. Chiuso da metà dicembre a causa delle misure stringenti dovute alla pandemia, il V&A, Victoria and Albert Museum di Londra, offre per un periodo limitato la possibilità di accedere dal proprio sito al nuovo progetto digitale prodotto per celebrare il 500mo anniversario dalla morte di Raffaello.
La tecnica di Raffaello
Si chiama “The Raphael Cartoons” e permette di esplorare la storia, la realizzazione dei disegni e la trasformazione dei cartoni raffaelleschi in arazzi. Il visitatore ha infatti la possibilità di ammirare da vicinissimo, tramite immagini ad alta definizione il procedimento e la tecnica della bottega raffaellesca.
I piccoli fori sul cartone
Fotografie ad infrarossi consentono di osservare il disegno a carboncino presente sotto la superficie pittorica e scandagliare tutti gli strati del cartone, compresi i piccoli fori realizzati per la traduzione, attraverso la tecnica dello spolvero, dell’opera da grafica in tessile. Il sofisticato progetto fotografico, sostenuto dalla “Royal Commission for the Exhibition of 1851” e condotto dalla “Factum Foundation” offre agli studiosi e agli appassionati d’arte un nuovo approccio interpretativo e un’inedita comprensione di queste monumentali opere d’arte, considerate tra i più grandi tesori del Rinascimento presenti nel Regno Unito.
In viaggio per il Belgio e poi nel Regno Unito
I Cartoni esposti presso la Raphael Court del V&A, recentemente restaurata, misurano 5 metri di larghezza e 3,5 di altezza. La loro storia risale al 1513 quando Papa Leone X, poco dopo l’elezione, commissionò a Raffaello la creazione di una serie di dieci disegni a grandezza naturale per la trasposizione in arazzi destinati alla Cappella Sistina, raffiguranti scene dalle vite dei santi Pietro e Paolo. Una volta terminati i cartoni furono inviati a Bruxelles, presso la bottega del mercante-tessitore Pieter van Aelst. Gli arazzi sono attualmente conservati nelle Collezioni Vaticane ed esposti a turno nel Salone di Raffaello. Recentemente, dal 17 al 23 febbraio 2020, in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della morte del pittore delle Stanze, sono stati esposti nella Cappella Sistina. Sono solo sette i Cartoni sopravvissuti alla storia e giunti in Gran Bretagna all’inizio del XVII secolo per volere del Principe del Galles, il futuro Carlo I. Custoditi presso la Royal Collection, furono concessi in prestito al South Kensington Museum – oggi Victoria and Albert Museum, – dalla Regina Vittoria nel 1865 in memoria del Principe Alberto, e da allora sono esposti al pubblico.
Un tesoro unico
“La serie dei sette Cartoni superstiti di Raffaello – spiega Ana Debenedetti, Lead Curator del Raphael Project e Curator of Paintings presso il V&A- costituisce un tesoro unico del Rinascimento, sia in termini di valore estetico, che di realizzazione tecnica. La tecnologia all’avanguardia, fornita dalla Factum Foundation, ha offerto metodi non invasivi per studiare queste opere d’arte canoniche permettendoci di osservare al di sotto degli strati visibili di pittura e di scoprire il processo creativo di Raffaello. È una delizia per gli occhi poter ammirare la straordinaria bellezza di questi disegni monumentali, realizzati oltre 500 anni fa”. L’occasione offerta sul web dal V&A è unica e a tempo limitato. Infatti, quando l’emergenza sarà conclusa, l’accesso interattivo ai cartoni sarà consentito solo a chi visita il museo, attraverso codici QR.
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