Il rilancio del turismo passa per l’ITB di Berlino, la più grande fiera del settore
Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
Si è aperta oggi a Berlino L’ITB Berlin, la Borsa internazionale del turismo di Berlino, la più grande fiera e mercato d’affari al mondo dell’industria del turismo che, quest’anno, dopo l’annullamento dello scorso anno a causa dello scoppio del Covid-19 in Germania, avverrà su piattaforma digitale, fino al 12 marzo. Sarà un momento di confronto importantissimo sull’impatto del coronavirus sul comparto turistico mondiale e per capire come affrontare i prossimi mesi, di fronte agli oltre 1.300 miliardi di dollari persi nel 2020 a livello globale a causa delle restrizioni ai viaggi. La cifra dichiarata dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) rappresenta, come indicato dall’agenzia dell’Onu, “più di 11 volte la perdita registrata durante la crisi economica globale del 2009”, e corrisponde ad un calo del 74% degli arrivi di turisti nel mondo rispetto al 2019.
Lo sguardo al 2021 e alla speranza di una ripresa
Presente a Berlino è anche l’italiana l’Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, con 385 tour operator, 11 regioni e la Repubblica di San Marino. “Il bilancio 2020 è stato estremamente difficile - spiega a Vatican News, Maria Elena Rossi, direttore marketing dell’Agenzia - abbiamo perso il 55% dei pernottamenti e, soprattutto, abbiamo perso il 70% del turismo internazionale, al pari delle perdite del sistema turistico mondiale”. L’Enit guarda ora al 2021, sapendo già che la stagione partirà in ritardo rispetto al passato, sperando però di iniziare a giugno e non luglio come fu per il 2020. Non si potrà contare sulla Pasqua e si farà riferimento ad un turismo molto domestico, quindi italiano, con l’augurio, è la speranza dell’Enit, che con l’aumento del numero dei vaccinati e con il calo dei contagi si possa arrivare ad estendere la stagione anche oltre ottobre e novembre.
Le città d’arte le più colpite. Il rilancio del turismo green
Ciò che dovrà assolutamente esser affrontato è il tema del sostegno a chi è stato colpito dalla crisi. Maria Elena Rossi spiega come a subire l’impatto più forte della pandemia, in Italia, siano state le città d’arte, da una parte per la mancanza di turismo extra europeo, come quelli americano, cinese o del sud-est asiatico, dall’altra per la battuta d’arresto del turismo d’affari e di quello legato agli eventi. Attualmente, prosegue, “c’è una forte tendenza ad un turismo legato all’outdoor, alle vacanze all’aria aperta, legate alla natura e all’ecologia”, un fenomeno che era già presente prima e che ora è in crescita. Ad essere stata meno colpita dalla crisi è stata sicuramente la parte montana, così come, seppur per una stagione più breve, ha tenuto il turismo balneare. Battuta d’arresto anche per il turismo religioso, anche questo di connotazione fortemente internazionale. Per questo, prosegue, “si guarda con molto interesse al Giubileo 2025, sarà senz'altro un momento di grande ripartenza anche di questo settore e per tutta l'Italia”.
Il ritorno ai viaggi in famiglia all’insegna dell’ecosostenibilità
Questi mesi di pandemia hanno sicuramente cambiato la percezione di quanto sia importante il valore del turismo, a dimostrarlo è il forte ritorno ai “viaggi in famiglia o con gli amici più stretti che si erano persi durante la pandemia”. “In qualche modo – prosegue la Rossi – si è tornati all'importanza delle relazioni umane e affettive, questo è un aspetto da mettere in evidenza. Dall’altra parte, si vede anche l’accelerazione della volontà di stare in spazi all'aria aperta, del tema della sostenibilità, del rispetto della natura, della valorizzazione di comportamenti più ecosostenibili”. L’importante, conclude, è rivalutare il turismo, guardandolo come importante valore sociale legato all’accoglienza e alla necessità di preservare il tempo libero in quanto possibilità di arricchire il bagaglio culturale di ciascuno.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui