Oms: contro la pandemia non solo vaccini
Giancarlo La Vella - Città del Vaticano
La settimana scorsa sono stati registrati nel mondo quasi 4 milioni e mezzo di contagi; nello stesso periodo dello scorso anno si parlava di 'soli' 500 mila casi settimanali. A smorzare facili entusiasmi sull’andamento della pandemia è l’epidemiologa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Maria Van Kerkhove, ieri durante il consueto aggiornamento dell'organismo sull’andamento dei contagi. Non è la situazione in cui avremmo voluto trovarci 16 mesi dopo l'inizio della diffusione del Covid-19. Per questo – sottolinea la Van Kerkhove – bisogna insistere sulle misure di controllo consolidate e a non allentare le precauzioni adottate.
Accelerare i programmi di vaccinazione
Il vaccino è fondamentale per ridurre la trasmissione del virus – ha aggiunto Kate O’Brien sempre dell’Oms – ma da solo non può bastare per raggiungere l’immunità e ridurre la trasmissione della malattia. Le dichiarazioni giungono proprio mentre la Gran Bretagna, tra i Paesi che ha vaccinato di più, sta mettendo in pratica un piano generale di riaperture per vari settori commerciali. Sulla questione è intervenuto il rpemier britannico, Boris Johnson. Il lockdown è stato estremamente importante per ridurre il numero di contagi e di morti per coronavirus e bisogna mantenere alta la guardia, ma ora è possibile un allentamento delle misure restrittive, con una parziale riapertura di pub e ristoranti in tutto il Regno Unito..
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