Al Colosseo un omaggio all'enciclica Fratelli tutti
Vatican News
“Insieme possiamo risorgere”: spronata dal messaggio di fraternità e amicizia sociale contenuto nell’enciclica Fratelli tutti, l’ambasciata del Belize ha promosso nella serata del 26 giugno una inizitaiva che ha voluto rendere un omaggio diretto a Papa Francesco, con una manifestazione intitolata Together we can rise e in onore del suo magistero sulla fraternità umana. Un messaggio che vuole essere di speranza, secondo gli organizzatori, verso una ripresa e un cammino di costruzione del futuro con la collaborazione di tutta la "famiglia umana". Le testimonianze date da personalità di primo piano, appartenenti alle istituzioni nazionali e internazionali, hanno scandito l'iniziativa. A partire dalle ore 21.00, nella spettacolare cornice del Colosseo e dell’Arco di Costantino - l’arco onorario più maestoso di Roma - ha avuto inizio la proiezione di videomessaggi di numerose personalità, dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, all’ex presidente degli Usa, Barack Obama.
Sulla scia della Fratelli tutti
Nel suo videomessaggio, il Patriarca Bartolomeo ricorda alcuni dei crimini contro l'umanità e la creazione. E sottolinea che ogni danno arrecato al pianeta è insostenibile. Il grande Imam di Al-Azhar Ahmad al Tayyib si sofferma la relazione tra l'essere umano e l'universo nelle religioni si inserisce in un amore reciproco. Le parole di Dio ai credenti, aggiunge, sono molto chiare nel Corano, da cui emerge che solo Dio dà la vita e la riprende. Il Dalai Lama ricorda che non bisogna mai arrendersi, non si deve mai perdere la speranza e andare avanti con determinazione. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres sottolinea, nel proprio videomessaggio, che si deve costruire una visione in grado di salvare generazioni di cittadini non solo dalle guerre ma anche dai cambiamenti climatici, dalla pandemia, dalla fame, dalla povertà e dall’ingiustizia. Le riflessioni della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sono scandite da una parola: "insieme". Solo insieme si possono superare le crisi innescate dalla pandemia. Il presidente italiano Sergio Mattarella sottolinea che una nuova generazione ha voglia di impegnarsi. “Impegnatevi nelle sfide nuove - aggiunge - a cominciare da quella della transizione verso un pianeta fondato sul rispetto dell’ambiente e delle persone come unica possibilità di futuro”. Si deve combattere “la subcultura dell’odio e del disprezzo dell’altro”. Il principe Carlo d’Inghilterra ricorda che la pandemia ha mostrato “la vera natura di una emergenza globale”. Abbiamo l’opportunità, sottolinea, di cambiare lo scenario: questo è il momento di “costruire insieme il futuro che vogliamo lasciare alle generazioni future”. Il ballerino italiano Roberto Bolle, riferendosi all’enciclica Fratelli tutti, esorta a restare uniti, a non perdere la speranza. In questo momento quello che più ci manca è la “leggerezza del nostro cuore, della nostra anima”. Paolo Fumagalli, presidente del Consiglio di Amministrazione della società Mooney sottolinea, infine, che “ognuno di noi ha in comune con tutto il genere umano il cuore”, non solo un organo vitale ma “il criterio di giudizio per distinguere ciò che è giusto”. Senza il cuore non potremmo affrontare la crisi che ci ha travolto. Come dice Papa Francesco da una crisi non si esce uguale a prima. “La solidarietà - conclude Fumagalli nel proprio videomessaggio - è una strada per uscire migliori dalla crisi”.
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