Elezioni in Bulgaria: ancora in forse la creazione di una maggioranza
Marco Guerra – Città del Vaticano
Il ritorno al voto della Bulgaria non sembra aver risolto l'impasse politico che dura dalle legislative di aprile scorso e che impedisce la formazione di un nuovo esecutivo.
Frammentazione quadro politico
Anche questa volta infatti la frammentazione del quadro politico uscita dalle urne e le distanze tra partiti mettono subito in salita la strada per un accordo di governo. Il partito conservatore Gerb dell'ex premier Borissov, rimasto al governo per quasi dieci anni, è primo per pochi punti decimali, ma di sicuro rimarrà nuovamente isolato in parlamento, dopo gli scandali che lo hanno colpito.
Partiti e voti
La formazione populista Itn (C'è un popolo come questo), il partito di destra ‘Bulgaria democratica’ dato intorno al 12% e la lista ‘Stand Up! Mafia Out!’ che ha raggiunto il 5%, potrebbero formare una coalizione anti- establishment, ma che da sola non supererebbe il 41%. Oltretutto questo blocco si rifiuta di fare alleanze con le forze politiche ritenute dello status quo, come Gerb, o il partito socialista fermo al 13,6% ed ancora il partito della minoranza turca che ha ottenuto il 10,6%. Secondo gli osservatori le alternative quindi sarebbero poche. I partiti tradizionali potrebbero formare un governo di minoranza, ma alla Bulgaria - che resta fanalino di coda nell'Unione Europea per povertà e corruzione - serve stabilità.
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