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Oggi è la sesta edizione del #DonoDay Oggi è la sesta edizione del #DonoDay 

#DonoDay2021: iniziative di solidarietà in tutta Italia

La giornata, istituita per legge nel 2015, coinvolge attori pubblici, privati e no profit per promuovere il dono come strumento di partecipazione attiva nella società. Lo scorso anno sono aumentate la donazioni, ma non per tutti. L'obiettivo è aumentare i volontari per affrontare anche gli effetti non sanitari della pandemia

Michele Raviart – Città del Vaticano

Solidarietà, accoglienza, ascolto dei bisogni. Sono questi i temi che accomunano oggi scuole, istituzioni, imprese, organizzazioni no profit italiane nella sesta edizione del “Giorno del dono”, istituito per legge nel 2015 e celebrato in occasione della giornata di San Francesco, patrono d’Italia “Quando parliamo di ‘giorno del dono’ ”, spiega Cinzia Di Stasio, segretario generale dell’Istituto Italiano Donazione (IID) che promuove l’iniziativa, “non parliamo esclusivamente di una donazione economica, ma intendiamo un’attitudine, una propensione a donare che vogliamo celebrare con la giornata di oggi”. Un’attitudine, spiega, “che coinvolge principalmente i giovani, attraverso le scuole, ma anche quest’anno, per la prima volta, gli istituti penitenziari per minori e giovani adulti”.

Ascolta l'intervista integrale a Cinzia Di Stasio

Il dono è relazione positiva con l'altro

“L’esercizio del dono”, infatti, continua Di Stasio, “diventa anche uno strumento di partecipazione attiva alla società, uno strumento di riabilitazione, che rende importante la relazione con l’altro, perciò il giorno del dono è per noi soprattutto festeggiare la relazione positiva con l’altro, con il prossimo”. Iniziative si svolgeranno in ogni regione - dalla raccolta del cibo nelle piazze, a campagne di sensibilizzazione ambientale, alla donazione per associazioni che si occupano di malattie rare -, anche per ricordare quanto sia stato importante l’apporto del Terzo settore durante la pandemia. Un contributo analizzato dallo stesso Istituto IID nel rapporto annuale “Noi doniamo” per il 2020.

Gli effetti della pandemia sulle donazioni

“Dal rapporto emerge una situazione molto particolare”, spiega ancora il segretario generale dell’IID . “ Gli italiani che ‘donano’ sono circa il 14%, un numero rimasto stabile negli ultimi quattro anni, e sono anche aumentate le donazioni degli italiani”, ma sottoline:“nel 2020 si è assistito a un fenomeno ‘distorsivo’, perché  i grandi attori come la Protezione civile e gli ospedali hanno un po’ fagocitato le raccolte tradizionali delle organizzazioni no profit e questo ha fatto sì che molte organizzazioni siano rimaste in sofferenza”.

Il sostegno al Terzo settore

Oltre la metà delle organizzazioni no profit ha infatti ricevuto meno sostegno economico rispetto allo scorso anno, mentre sono diminuite leggermente anche le ore di volontariato e le donazioni di sangue (-3,5%), dati spiegati dalle restrizioni anti Covid. L’invito è ora quello a sostenere il Terzo settore, “perché è stato un pilastro l’anno scorso e lo sarà anche nel futuro per le varie emergenze che stanno venendo fuori anche collaterali a quella sanitaria”, ribadisce Cinzia Di Stasio.

Aumenta la domanda di partecipazione

L’obiettivo è dunque quello di tornare rapidamente ai valori precedenti all’emergenza sanitaria. “Ne siamo certi”, spiega ancora Di Stasio, “anche perché gli italiani hanno dimostrato una grande voglia di partecipare durante la pandemia, anche in termine di aiuto diretto ai beneficiari, con donazioni di tempo, ma anche di beni alimentari e di prima necessità”. “Secondo noi”, conclude,  “la voglia di impegnarsi è aumentata e se le organizzazioni sapranno accogliere questa richiesta di maggiore partecipazione avremmo addirittura un aumento sia dei donatori che dei volontari in Italia”.

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04 ottobre 2021, 13:18