Fame e clima, l'impegno dei giovani del World Food Forum alla luce della Laudato si'
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
Si è conclusa ieri al centro congressi Mico di Milano la Youth4Climate, la conferenza dei giovani sul clima organizzata dal governo italiano come evento introduttivo alla Pre-Cop26. Quest'ultima è la riunione dei ministri dell'Ambiente in preparazione della Cop26, la conferenza annuale dell'Onu sul clima, in programma a Glasgow in Scozia dal 31 ottobre al 12 novembre. Youth4Climate si era aperta martedì 28 settembre e ha visto la partecipazione di quattrocento giovani, due per ciascuno dei 197 paesi dell'Onu, che hanno discusso con esperti sui diversi aspetti della crisi climatica, lavorando alla realizzazione di una carta negoziale sui cambiamenti climatici in vista della Cop26 di Glasgow, in programma il prossimo mese nella capitale scozzese.
Il videomessaggio del Papa
In un videomessaggio Francesco, in occasione del Seminario dedicato alla promozione di una educazione sostenibile nell’ambito della Youth 4 Climate, ha incoraggiato i ragazzi a proseguire nel loro cammino, portando avanti il lavoro per il bene dell'umanità, costruendo cosi l'armonia tra le persone e l'ambiente. In particolare il Papa ha sottolineato come l'impegno delle nuove generazioni sia rivolto a quella che Francesco definisce un'armonia cosmica, di cui fanno parte donne ed uomini di oggi:
Le soluzioni tecniche e politiche non sono sufficienti se non sono sostenute dalla responsabilità di ogni membro e da un processo educativo che favorisca un modello culturale di sviluppo e di sostenibilità incentrato sulla fraternità e sull’alleanza tra l’essere umano e l’ambiente. Ci dev’essere armonia tra le persone, uomini e donne, e l’ambiente. Non siamo nemici, non siamo indifferenti. Facciamo parte di questa armonia cosmica. Attraverso idee e progetti comuni si potranno trovare soluzioni che superino la povertà energetica e che pongano la cura dei beni comuni al centro delle politiche nazionali e internazionali, favorendo la produzione sostenibile, l’economia circolare, la messa in comune delle tecnologie adeguate.
Le voci dei giovani
Sono tanti i giovani che guardano alla Laudato si' come fonte di ispirazione per il loro impegno sociale. A Radio Vaticana - Vatican News, tre ragazze spiegano perché l'incoraggiamento del Papa e più in generale il magistero di Francesco sia centrale nel loro lavoro quotidiano, spesso portato avanti a fari spenti e con molte difficoltà.
Dreida è medico, non ha ancora compiuto trent'anni, è albanese e di religione islamica. Nell'intervista sottolinea come il messaggio di Francesco, contenuto anche nella Laudato sì, valga davvero per tutti. "Noi oggi vogliamo sottolineare come non sono importante le nostre nazionalità o religioni, ma ciò che conta davvero è il lavorare insieme per gli obiettivi comuni". Un impegno questo che "vale per tutti gli abitanti del mondo, non solo - spiega - per le future generazioni". Nell'enciclica il Papa scrive che per una vera ecologia integrale non servono delle soluzioni che siano vie di mezzo, ma ne occorrono di concrete, efficaci. "Non sono stati fatti dei passi avanti, come medico vedo che in gioco non è il futuro, ma il presente. Già i cambiamenti climatici stanno condizionando - conclude - la nostra salute ed è importante intervenire, come ci dice il Papa, in modo deciso".
Un patto tra generazioni
Serena ha 23 anni e fa parte della Gioventù Francescana d'Italia. Lei guarda al Papa, dice, "con la mente e con il cuore" e vede nel successore di Pietro quella "spiritualità che era di San Francesco, la preghiera e piccoli gesti concreti. Siamo intimamente connessi con la natura, anche con ciò che può sembrare distaccato. Dobbiamo - afferma - essere uniti e capire che il cambiamento inizia dentro, nell'animo umano". Perché è importante impegnarsi in prima persona, senza delegare ad altri? "Noi giovani siamo l'innovazione e dobbiamo cambiare partendo da noi stessi", risponde Alessandra, 22 anni, anche lei in prima linea per la tutela del pianeta. "Con i grandi del pianeta dobbiamo instaurare un dialogo, dar vita ad un'allenza tra generazioni dove noi mettiamo in campo le idee e chiediamo i fondi per realizzarle". A chi sostiene che questo è un impegno vano, che le cose non cambieranno, come rispondere? "Dinanzi ad una catastrofe ambientale - afferma Alessandra - o saremo protagonisti del cambiamento, o della catastrofe. Il Papa tempo fa in un'omelia disse che scelte banali conducono ad una vita banale, mentre grandi scelte ad una vita grande. Noi vogliamo fare grandi scelte e ricaricare la batteria di un mondo che appare quasi scarico".
Cibo per tutti
Oggi a Roma si apre il primo World Food Forum, il Forum mondiale sull’alimentazione organizzato nella capitale italiana dal primo al 5 ottobre dal Comitato della gioventù della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura e che vedrà protagonisti associazioni di giovani, influencer, aziende, istituzioni accademiche, ong e governi. Atteso per oggi il messaggio di Papa Francesco. Nel presentare l’evento, il direttore generale della Fao QU Dongyu, lo ha legato al recente Vertice sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite, tenuto a New York il 23 settembre. “Abbiamo iniziato a parlare tra adulti, ma finiremo parlando con i giovani e facendo parlare voi, nel mondo è ormai cresciuta la volontà politica per agire con più decisione, ma per la vera innovazione dei sistemi agroalimentari servono i giovani”. Il capo economista e presidente del Comitato della gioventù della Fao, Maximo Torero, che coordinerà i lavori con i giovani, nel presentare il programma ha spiegato come sia necessario “trovare anche un nuovo linguaggio visivo, universale, che può essere condiviso, per il settore agroalimentare a livello globale”. Al forum verranno anche comunicati i vincitori del “Transformative Research Challenge 2021”, squadre di giovani che hanno proposto idee di ricerca fuori dagli schemi per trasformare i nostri sistemi agroalimentari attraverso una migliore produzione e nutrizione.
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