Assedio della pandemia in Europa: in Italia super green pass e Slovacchia in lockdown
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
L’Europa è sotto l’assedio del Covid con oltre 2 milioni e mezzo di positivi e quasi 30 mila decessi nell’ultima settimana: il trend è in crescita costante, con poco meno della metà dei residenti non ancora vaccinato. In Germania i morti sono ormai oltre 100 mila, in Slovacchia, dopo l’Austria, è tornato il lockdown, e in Francia e Germania è boom di contagi tra i bimbi. Tra oggi e domani l’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) dirà sì al vaccino Pfizer a dosi ridotte per i bambini trai i 5 e gli 11 anni. Entro marzo 2022, è la drammatica stima dell’Organizzazione mondiale della sanità, due milioni di europei potrebbero essere stati vittime della pandemia.
L'Italia corre ai ripari "per un Natale normale"
In Italia, ieri, quasi 12500 nuovi casi e 85 vittime, e tasso di positività al 2,2%. Per frenare la quarta ondata della pandemia, e perché tra un mese “sia un Natale normale”, almeno nella penisola, il Consiglio dei ministri di ieri pomeriggio ha approvato una “stretta a tempo”, intanto dal 6 dicembre fino al 15 gennaio. Il nuovo decreto prevede super green pass solo per vaccinati e guariti dal Covid, anche in zona bianca, con una durata ridotta da 12 a 9 mesi dall’ultimo richiamo. Dal 1° dicembre terza dose prenotabile per tutti i maggiorenni, e in zona gialla torna la mascherina all’aperto.
Doppio regime tra vaccinati o guariti e non vaccinati
Col super green pass ci sarà così un doppio regime tra vaccinati o guariti e chi invece non si è vaccinato e utilizza i tamponi. Per spettacoli, eventi sportivi, palestre, ristoranti al chiuso, feste e discoteche sarà necessario il pass rinforzato. Per lavorare, salire sui mezzi pubblici e entrare in albergo basterà anche il tampone, senza vaccino.
Vaccini a macchia di leopardo in Europa
In Europa, l’adesione alla campagna vaccinale non è omogenea. Il 66 per cento di media Ue (popolazione vaccinata con almeno due dosi) tiene conto dell’88 per cento del Portogallo e del 24 della Bulgaria. E così il tasso di contagi giornalieri ogni milione di abitanti, che ha spesso portato alla decisione del lockdown e di coprifuochi nel continente (Come nel Regno Unito, dove a quota 800 Boris Johnson chiuse tutto) cresce sempre di più, soprattutto in Europa centrale e orientale. In Ungheria è a 870, In Croazia a 1.106, In Olanda e Belgio a 1.160. In Austria, dove è tornato il lockdown, come in Repubblica ceca è a 1500. In Slovacchia, che ha deciso la chiusura ieri, addirittura a 1800.
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