Palermo: vandalizzato il Centro antiviolenza Beato Giuseppe Puglisi
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
“Noi manterremo sempre lo stesso atteggiamento che ci ha insegnato il Beato Giuseppe Puglisi: come coloro che non si sentono mai arrivati al capolinea, ma che devono sempre continuare il loro cammino per essere esempio solido e concreto di quanti cercano la strada per la legalità, giustizia e ‘conversione di vita’”: è quanto si legge sul portale del Centro di Accoglienza Padre Nostro di Palermo all’indomani dell’incursione da parte di malviventi al Centro Antiviolenza "Beato Giuseppe Puglisi" che si trova nel quartiere Brancaccio. Nella notte tra l’8 e il 9 gennaio, in quello che un tempo è stato il Mulino del Sale, è stato sfondato con un masso il vetro della porta secondaria che si affaccia in un piccolo cortile, sovrastato da un’alta ciminiera, dove da più di 7 anni, viene ospitato il presepio che raffigura la natività. Frantumato un vetro antisfondamento, malfattori si sono introdotti nella sede del Centro Antiviolenza. “Un brutto segnale, che certamente non farà intimorire le centinaia di volontari, operatori e soci che animano da 28 anni il Centro di Accoglienza Padre Nostro - dichiarano dal Centro - ma certamente un gesto che sa di sfida e che vuole dimostrare che quando vogliono, agiscono in maniera indisturbata, complici la solita indifferenza o omertà di chi sente, vede e non parla”. Scoperta l’irruzione, il presidente del Centro, Maurizio Artale, ha contattato le Forze dell’Ordine, che sono intervenute anche con l’ausilio della Scientifica della polizia. “Siamo certi che le Istituzioni, in primis le Forze dell’Ordine, questa volta sapranno assicurare alla giustizia questi malviventi - si legge nel comunicato del Centro Padre Nostro che rende noto l’accaduto - perché non restino d’esempio di impunità in un quartiere come Brancaccio”. Non è la prima volta che il Centro Padre Nostro viene preso di mira, ignoti ne misero a soqquadro i locali il 14 ottobre del 2014.
La solidarietà delle istituzioni
Solidarietà al Centro Padre Nostro è arrivata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. In merito al raid vandalico, il governatore ha affermato che “mafiosi e delinquenti comuni sanno che il Centro antiviolenza di Palermo, fondato dal Beato Pino Puglisi, è punto di riferimento e simbolo di legalità in un quartiere con mille problemi come quello di Brancaccio”, ma che “operatori e i volontari del Centro, assieme a tutti i cittadini che usufruiscono dei suoi servizi” non si lasceranno intimidire da atti vandalici. Per Musumeci, quanto verificatosi “è la conferma di quanto questo presidio di generosa assistenza alla comunità dia fastidio a chi vorrebbe continuare a vivere nella illegalità”. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha definito intollerabile l’atto di vandalismo, condannandolo duramente insieme a tutta l'amministrazione comunale. “Sono sicuro che i cittadini, i tanti volontari, gli operatori della struttura e il presidente Maurizio Artale, a cui esprimo la mia solidarietà e vicinanza, non si faranno intimidire da simili azioni vandaliche che non arrestano certamente lo straordinario cammino di legalità intrapreso dal quartiere di Brancaccio” ha detto il primo cittadino che ha definito il Centro Antiviolenza, annesso al Centro Padre Nostro, “un punto di riferimento per i valori di legalità e giustizia, e che esprime concretamente, grazie al lavoro quotidiano degli operatori e dei tanti volontari, il cambiamento culturale della città”.
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