Si aggrava la crisi in Ucraina, gli Usa pronti all'invio di truppe
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Per gli Stati Uniti è concreta la possibilità che, a febbraio, l’esercito russo invada l’Ucraina e senza mezzi termini, Joe Biden mette in guardia il presidente Zelensky.
Segnali di allarme
Preoccupazione anche da parte del segretario generale della Nato Stoltenberg che, pur sottolineando l’impegno nel cercare una soluzione diplomatica, afferma che l’Alleanza Atlantica è preparata al peggio : "La Russia - ha dichiarato il segretario generale - sta infatti continuando ad ammassare unità militari al confine con l'Ucraina e in Bielorussia".
La risposta dell'Ucraina
Ma "Il rischio maggiore per l'Ucraina è la destabilizzazione interna" piuttosto che la minaccia di un'invasione russa, ha precisato il presidente Zelensky in una conferenza stampa con i media stranieri. La priorità, ha sottolineato, è "stabilizzare la nostra economia". "La probabilità dell'attacco" da parte dei russi "esiste e non è stata meno grave nel 2021 ma - ha aggiunto il presidente ucraino - non vediamo un'escalation maggiore di quella dello scorso anno."
Il grande danno
Sempre durante la conferenza stampa, Zelensky ha dichiarato che se si ascoltano i media internazionali e "anche rispettati capi di Stato", sembra "che ci sia già una guerra" in tutto il Paese, "che ci siano truppe che avanzano nelle strade. Ma non è così".
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