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Piccoli pazienti accolti in una struttura di CasAmica Onlus Piccoli pazienti accolti in una struttura di CasAmica Onlus

Costretti a viaggiare per curarsi, l'aiuto di CasAmica Onlus

Sempre più persone in Italia hanno bisogno di trasferirsi, di lasciare quindi la propria casa, per poter ricevere le cure necessarie. Al loro fianco opera l’associazione che, in questi giorni, accoglie anche rifugiati ucraini. Il presidente Stefano Gastaldi: "L'accoglienza dei piccoli è commovente"

Andrea De Angelis - Città del Vaticano 

Ci sono sfide dinanzi alle quali è importante, fondamentale, non essere soli. La malattia è certamente una di queste. Quando al disagio fisico si unisce quello legato al dover lasciare la propria casa per ricevere le cure necessarie, il supporto diventa ancora più prezioso. Quelle prossimità e solidarietà alle quali, più volte, ha invitato anche Papa Francesco. In Italia c'è chi, dagli anni '80, ogni giorno lavora per queste persone, offrendo loro un alloggio, un supporto, garantendo la possibilità di viaggiare per guarire dalla malattia. Si tratta di CasAmica Onlus. 

Al servizio dei migranti sanitari

CasAmica, nell’ultimo anno, attraverso sei strutture distribuite tra Milano, Roma e Lecco, ha garantito oltre 34mila notti di accoglienza ai migranti della salute e ai loro familiari, offrendo loro una stanza accogliente, il calore di una famiglia e una risposta concreta a tutti i bisogni. L’emergenza Covid-19 e la crisi socioeconomica generata dalla pandemia, hanno colpito duramente chi deve spostarsi per ragioni sanitarie. "Nel 2021 le presenze sono aumentate del 24% rispetto all'anno precedente e, nel corso degli ultimi sei mesi dello scorso anno, è emerso un significativo incremento delle richieste di accoglienza, superiore di circa un terzo rispetto al recente passato", spiega il direttore di CasAmica Onlus, Stefano Gastaldi. 

Ascolta l'intervista a Stefano Gastaldi

"Ad aumentare sono stati soprattutto i bisogni delle persone che accogliamo ogni giorno: la crisi socioeconomica legata alla pandemia ha aggiunto un forte elemento di disagio a tante famiglie già duramente colpite dalla malattia. Per questo - prosegue - abbiamo incrementato i servizi di supporto e attivato uno sportello di ascolto".  

La campagna solidale

"In questi anni così difficili – aggiunge GastaldiCasAmica non si è mai fermata, mettendo a disposizione le proprie strutture anche nei mesi più bui della pandemia per rispondere alle specifiche necessità delle persone in difficoltà. In questo momento, sentiamo l’esigenza di rafforzare ed estendere ai nuovi bisogni legati all’impoverimento delle famiglie il nostro sistema di accoglienza, offrendo ulteriori servizi agli ospiti e accelerando i lavori di realizzazione di una nuova struttura vicino a importanti poli sanitari milanesi". Per sostenere le attività di CasAmica e far fronte a questa emergenza sanitaria ed economica che colpisce i migranti della salute, è stata lanciata una campagna sms solidale, attiva fino a domenica 13 marzo: con un sms o una chiamata da rete fissa al 45591 sarà possibile aiutare CasAmica e stare accanto a chi ha bisogno di sostegno. "Il contributo di ciascuno è importante, anche se può sembrare piccolo. Sono le gocce d'acqua a formare il fiume della solidarietà, del bene, a permetterci - spiega il direttore di CasAmica - di essere accanto a queste persone". 

Le storie

Sono molteplici gli esempi di chi, grazie a questo supporto, è riuscito a ricevere le cure necessarie per superare la malattia. Spesso i protagonisti sono minori, piccoli pazienti costretti a lasciare, con i genitori, la casa di residenza per intraprendere un viaggio che è intriso di dolore, ma anche di speranza: quella della guarigione. Più di recente, anche i rifugiati ucraini stanno ricevendo il sostegno di CasAmica Onlus. "L'altro giorno - conclude Gastaldi - è  arrivata una ragazzina di 13 anni dall'ospedale oncologico di Kiev. Fa parte di un primo gruppo. Per fortuna, pur essendo una malattia grave, ha potuto viaggiare ed è stata accolta nella nostra casa bambini. Mi ha molto colpito l'accoglienza, non solo dei nostri volontari, ma anche degli altri piccoli pazienti. Davvero commovente". 

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12 marzo 2022, 10:48