Ucraina: nel Paese del grano, il pane del Programma Alimentare Mondiale
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
A un mese dall'inizio del conflitto in Ucraina, prosegue l’intervento del Programma Alimentare Mondiale – (World Food Programme), l'agenzia umanitaria dell’Onu che sta fornendo assistenza alimentare di emergenza a un milione di persone nel Paese. Sono stati, inoltre, organizzate modalità per riuscire a consegnare cibo su larga scala alle comunità bisognose. Camion, treni e minivan consegnano cibo alle persone più vulnerabili in tutto il Paese e nei prossimi giorni sono previsti ulteriori convogli.
A Kharkiv distribuiti 330 mila pani
Grazie a questo aumento di operazioni, il Pam ha fornito 330 mila pani appena sfornati alle famiglie nella città di Kharkiv, assistenza in denaro agli sfollati a Leopoli e cibo pronto in varie parti del paese. Le forniture alimentari di emergenza del Pam-Wfp hanno raggiunto anche le aree di conflitto di Sumy e Kharkiv attraverso due convogli umanitari inter-agenzia. Questo pure di fronte di una situazione di sicurezza molto instabile, difficoltà a trovare partner sul campo e delle sfide poste dal fornire assistenza a una popolazione in fuga.
Una rete di assistenza costruita da zero
“Solo un mese fa non avevamo nessuna presenza sul campo, nessuno staff, nessuna rete di fornitori o partner. Costruire un'operazione da zero e fornire cibo a un milione di persone sembrava una sfida monumentale", ha spiegato Jakob Kern, coordinatore delle emergenze del Wfp per l'Ucraina. "Ora che le strutture sono state create, abbiamo bisogno di fondi per continuare a fornire assistenza e per aiutare 3 milioni di persone bisognose". Ci sono oltre 6,5 milioni di sfollati in Ucraina e i sistemi di approvvigionamento che fornivano cibo alla popolazione del paese, preesistenti alla guerra, sono ormai fuori uso. Secondo i risultati preliminari di una valutazione a distanza dell’agenzia Onu, il cibo è tra le prime tre preoccupazioni per le persone in Ucraina, insieme alla sicurezza e al carburante per i trasporti.
Le preocupazioni di cibo, sicurezza e carburante
Secondo le stime del Pam-Wfp, il 45 per cento della popolazione è preoccupato di non trovare abbastanza da mangiare. Ed è drammatico che in un Paese che, prima del conflitto in corso, coltivava cibo per 400 milioni di persone in tutto il mondo, una persona su cinque ora riferisce di dover ridurre le dimensioni e il numero dei pasti. Mentre gli adulti saltano i pasti in modo che i propri figli possano mangiare. Quasi 4 milioni di persone, principalmente donne e bambini, sono fuggite dal conflitto e sono profughe nei Paesi vicini.
L' appello del direttore Beasley al Consiglio di Sicurezza Onu
“Stiamo parlando di una catastrofe che si abbatte sopra un'altra catastrofe", ha detto martedì David Beasley, direttore esecutivo del Wfp in un briefing al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Non avremmo mai immaginato che una cosa del genere fosse possibile. E non sta solo decimando l'Ucraina e la regione. Avrà un impatto globale come non abbiamo mai visto dalla seconda guerra mondiale".
Il grano ucraino sfamava 400 milioni di persone
Nel video, realizzato con immagini e interviste del servizio comunicazione del Pam/Wfp, il portavoce Tomson Phiri sottolinea che l'agenzia delle nazioni Unite, Premio Nobel per la Pace 2020, "in un mese è stato in grado di raggiungere 1 milione di persone con assistenza d'emergenza e siamo in procinto di stabilire basi logistiche e altri centri in tutto il Paese, in modo da poter continuare a fornire supporto alla gente". "L'Ucraina - ricorda Phiri - prima del conflitto poteva sfamare 400 milioni di persone in tutto il mondo" grazte alla tanta terra coltivabile, "terreni ricchi, buone piogge, agricoltura meccanizzata". Ma oggi c'è un grande punto interrogativo sul prossimo raccolto, "perché quei campi agricoli sono ora i campi di battaglia, e l'impatto sarà sentito a migliaia e migliaia di chilometri di distanza".
Una guerra che fa crescere i prezzi degli alimenti nel mondo
Il conflitto in Ucraina sta già causando, come conseguenza collaterale, un'ondata di fame in altre parti del mondo. I prezzi globali dei generi alimentari sono aumentati notevolmente dall'inizio del conflitto, raggiungendo il massimo storico nel febbraio 2022. Questi aumenti avranno conseguenze sui prezzi alimentari locali e limiteranno ulteriormente l'accesso al cibo per milioni di persone già in forte difficoltà per l'inflazione alimentare nei loro Paesi.
Anche il Pam deve pagare di più il cibo che distribuisce
“Le conseguenze del conflitto si stanno propagando all'esterno”, ha detto Corinne Fleischer, direttrice regionale del Wfp. “Prezzi più alti significano che un numero maggiore di persone in tutto il mondo soffrirà la fame. Allo stesso tempo, anche noi del Pam dobbiamo pagare di più per il cibo che compriamo, quindi anche le nostre operazioni in sostegno di quelle persone subiranno un duro colpo. Abbiamo bisogno che il mondo si faccia avanti, è un momento davvero critico”. Il Programma Alimentare Mondiale stima di aver bisogno di 590 milioni di dollari per assistere, per i prossimi tre mesi, con distribuzioni di cibo e denaro 3,1 milioni di persone colpite dalla crisi e sfollati che si spostano all'interno dell'Ucraina, nonché rifugiati e richiedenti asilo nei Paesi vicini.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui