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Turchia: i colloqui ad Antalya tra i ministri Lavrov e Kuleba Turchia: i colloqui ad Antalya tra i ministri Lavrov e Kuleba 

Ucraina: dopo le bombe di Mariupol colloqui tra i ministri degli Esteri di Kiev e Mosca

Dopo la drammatica giornata di ieri con il bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol, oggi i nuovi negoziati promossi dalla Turchia. Telefonata Macron, Scholz, Putin

Paolo Ondarza e Guglielmo Gallone - Città del Vaticano

All’indomani dell’attacco più sanguinoso degli ultimi giorni che ha colpito l’ospedale pediatrico di Mariupol, nel sud dell’Ucraina, il presidente ucraino Zelensky denuncia: contro il nostro popolo è in corso un genocidio. Zelensky non ha dubbi, si tratta di un crimine di guerra, di una strage di donne e bambini, la prova definitiva del genocidio ucraino. Mosca ribatte: all’interno della struttura sanitaria c’erano postazioni militari e numerosi video dimostrerebbero i crimini di Kiev contro i propri cittadini. Solo a Mariupol in nove giorni di attacchi russi sarebbero morte 1.207 persone. Di stamani la notizia che altri due ospedali sarebbero stati bombardati nelle ultime ore ad ovest della capitale.

Una drammatica fuga

Drammatico nel Paese il bilancio dei minori in fuga dalla guerra: oltre un milione riporta l’Unicef. Trentacinque mila i civili evacuati dalle città ucraine nella sola giornata di ieri riferisce Kiev che auspica l’apertura di nuovi corridoi umanitari. E mentre non si fermano i raid, resta alta l’apprensione per il rischio nucleare. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica Aiea rende noto di non ricevere più dati dalla centrale ucraina di Zaporizhzhia ormai sotto il controllo russo. Gli Stati Uniti dicono sì ad armi per aiutare Kiev a difendersi, ma non sostengono il trasferimento di aerei da combattimento: “potrebbero alimentare tensioni con la Russia”. In questo scenario il Fondo Monetario internazionale ha approvato un pacchetto di aiuti urgenti per 1,4 miliardi di dollari.

Negoziati: ci prova la Turchia

Sul fronte diplomatico non si abdica al pessimismo e oggi in Turchia si sono incontrati i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia, Lavrov e Kuleba. Il primo ha affermato che si è parlato esclusivamente di questioni umanitarie. Da parte sua, Kuleba ha chiesto che la Russia si ritiri dalle centrali nucleari di Chenobyl e Zaporizhzhia, perché si eviti un disastro per tutta l’Europa. Toni duri che per ora non preludono ad un’intesa, ma è già qualcosa riuscire ad incontrarsi. Ad Antalya domani arriverà il segretario generale della Nato, Stoltenberg, che incontrerà il presidente turco, Erdogan. Importante la telefonata a tre di poche ore fa tra il presidente francese Macron, il cancelliere tedesco Scholz, e il capo del Cremlino Putin. Da fonti tedesche si apprende che Germania e Francia hanno chiesto una tregua immediata e che la soluzione a questa crisi debba arrivare dalle trattative dirette fra Ucraina e Russia.

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10 marzo 2022, 14:57