Onu: un milione di profughi dall’Ucraina. Ripartono i negoziati in Bielorussia
Marco Guerra – Città del Vaticano
Potenti esplosioni sono state udite nella notte a Kiev e in altre città dell'Ucraina, dove sono tornate a suonare le sirene antiaeree. I media locali hanno anche riferito di combattimenti alla periferia di Kiev. "Il nemico sta cercando di sfondare", ha affermato il sindaco della capitale, Vitali Klitschko. A Kharkiv i bombardamenti hanno colpito tre scuole e la Cattedrale dell'Assunzione.
Avanzano le truppe russe
Le truppe russe avanzano anche da Sud, dalla Crimea. Ieri hanno preso il controllo di Kherson e resta circondata la città portuale di Mariupol, rimasta senza più acqua e con centinaia di feriti, e nelle acque di fronte ad Odessa sono arrivate unità navali da sbarco russe. I bilanci delle vittime sono discordanti, il ministero della difesa russo riferisce di suoi 500 soldati deceduti, ma Kiev parla di oltre 5.800 vittime tra le forze occupanti e di oltre 2mila i civili uccisi. Fonti militari Usa stimano 1.500 morti russi e altrettanti ucraini.
Giornata di negoziati
"Qui non avrete pace, non avrete un momento di calma", ha detto il presidente ucraino, Zelensky, in un nuovo messaggio diffuso alle prime ore di oggi, e in giornata sia apre il secondo round di colloqui in Bielorussia a Brest, tra le delegazioni di Mosca e Kiev. Sul tavolo un possibile cessate il fuoco mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov ha ribadito che uno degli obiettivi dell’operazione è la completa demilitarizzazione dell’ucraina. Intanto una fonte governativa a Berlino riferisce che la Germania si appresta ad inviare altri 2.700 missili antiaerei all'Ucraina.
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