Afghanistan, ancora attentati contro gli sciiti
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Due esplosioni a pochi minuti l’una dall’altra in diverse parti della città di Mazar-i-Sharif, nel nord dell’Afganistan, una settimana dopo l'attacco mortale ad una delle più grandi moschee sciite della città.
Sciiti nel mirino dei talebani
Con una nota, i soldati del califfato avevano rivendicato l’attentato nel luogo di culto, gremito di fedeli . Questa volta, Ad essere presi di mira, due autobus che stavano riportando a casa lavoratori al termine del digiuno per il Ramdan. Almeno 9 le vittime e 13 i feriti. Per il portavoce della polizia provinciale gli obiettivi sono proprio gli sciiti.
Violenza in aumento
L’escalation di violenza arriva a quasi un anno dall’insediamento al potere dei talebani, gruppo islamista estremista afghano che predica una forma radicale di Islam sunnita e che ha varato una serie di norme che obbligano la popolazione, soprattutto le donne, civile a seguire la sharia, complesso di regole di vita e di comportamento per la condotta morale, religiosa e giuridica dei fedeli.
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