Ancora un attentato in Afghanistan. Colpita una moschea a Kabul
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Il mese islamico del Ramadan, che si conclude lunedì prossimo, 2 maggio, continua ad essere caratterizzato in Afghanistan da attentati e attacchi terroristici. Una violenta esplosione, non ancora rivendicata, ha semidistrutto ieri la moschea Khalifa Sahib della capitale, uccidendo secondo un bilancio ancora provvisorio circa 50 persone. Lo afferma il responsabile del luogo di culto, Sayed Fazil Agha, secondo il quale un attentatore suicida si è unito ai fedeli durante la preghiera del venerdì, facendosi poi esplodere. Tra le vittime anche diversi familiari del responsabile.
Preoccupazione americana
Non è che l’ultimo di episodi simili avvenuti nei giorni scorsi, rivendicati dalla frangia del sedicente Stato islamico che opera in Afghanistan. Gli Stati Uniti, che fino a pochi mesi fa erano presenti sul territorio afghano, hanno espresso forte condanna e preoccupazione per quanto sta avvenendo nel Paese. Lo ha riferito la vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Jaline Porter, in un briefing con la stampa. La situazione sta mettendo in grave difficoltà il governo dei talebani, ritornati alla guida dell’Afghanistan nell’agosto dello scorso anno, ha invitato la comunità internazionale a riconoscere il nuovo corso afghano. “Il ripristino delle relazioni diplomatiche – è stato detto – aiuterebbe a risolvere i problemi del Paese”.
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