Earth day, un appello a investire nel pianeta
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Il 22 aprile tutto il mondo celebra la Giornata della Terra, l’Earth Day, che da 52 anni mobilita milioni di persone di ogni continente per la tutela della nostra casa comune. “Investire nel nostro pianeta” è il tema del 2022. Tra le finalità c’è quella di indicare soluzioni per combattere il cambiamento climatico e incentivare tutti, governi, cittadini e imprese, a fare la propria parte. La Giornata della Terra nasce negli Stati Uniti. Nel 1970 si svolge la prima edizione, con la mobilitazione di oltre 20 milioni di persone per chiedere maggiore protezione per il pianeta.
Papa Francesco e l’ecologia integrale
Durante il suo Pontificato, Papa Francesco ha lanciato numerosi appelli a sostegno della salvaguardia della Terra. In particolare, nell’enciclica Laudato si’, il Pontefice mette in guardia dalle drammatiche conseguenze dell’inquinamento e da quella “cultura dello scarto” che sembra trasformare il pianeta “in un immenso deposito di immondizia”. Dinamiche che si possono contrastare adottando modelli produttivi diversi, basati sul riutilizzo, il riciclo, l’uso limitato di risorse non rinnovabili. Anche i cambiamenti climatici, sottolinea il Papa nell’enciclica, sono “un problema globale”, con gravi “implicazioni ambientali, sociali, economiche, distributive e politiche”. La via indicata da Francesco è quella che porta ad avere “una opzione preferenziale per i più poveri”: l’ecologia integrale, “inseparabile dalla nozione di bene comune”, deve diventare un nuovo paradigma di giustizia.
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In Italia #OnePeopleOnePlanet
In occasione di questa Giornata, “Earth Day Italia" e il Movimento dei Focolari presentano la terza edizione di #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale di 14 ore, dalle 8.30 alle 22.30, che nella giornata del 22 aprile viene trasmessa in live streaming su https://www.raiplay.it e il giorno dopo in differita su https://www.vaticannews.va. Una staffetta per celebrare la 52.ma Giornata Mondiale della Terra. E un grande evento mediatico per una grande festa mondiale che, dalla Nuvola di Fuksas di Roma, lancia al mondo un forte messaggio di speranza e una importante chiamata all'azione per la tutela del pianeta. Al centro, ancora una volta i giovani, veri protagonisti della grande questione ambientale. Dal 1970 la ONG Earth Day - riconosciuta dall’Onu - organizza il momento di sensibilizzazione ambientale con miliardi di persone mobilitate, ogni anno. Sono oltre 75mila i partners distribuiti nei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite.
I protagonisti sono i giovani
L’evento #OnePeopleOnePlanet - che caratterizza le celebrazioni italiane - nasce dagli sforzi di due organizzazioni, Earth Day Italia e Movimento dei Focolari, che hanno dato vita al Villaggio per la Terra di Villa Borghese inaugurato da Papa Francesco nel 2016 all'indomani dello storico accordo sul clima di Parigi. Dal 2020, a causa dell'emergenza Covid, la manifestazione ambientale è stata sostituita dalla maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet. La "staffetta di voci e di cuori" prende nella mattina del 22 aprile per proseguire ininterrottamente fino alle 22:30. Lo splendido Auditorium della Nuvola di Fuksas accoglie centinaia di ospiti in presenza e in collegamento da diverse parti del mondo. Il programma si articola attraverso 13 diversi momenti, ciascuno dei quali è introdotto da un giornalista, un conduttore o un presentatore televisivo. Un grande spettacolo e un grande laboratorio di dialogo che spazia tra i mondi dell'arte e della cultura, dello sport e dello spettacolo, dell'educazione e del divertimento. E anche della scienza, dell'innovazione e dell'attualità. Tra i più importanti protagonisti ci sono i giovani che, dallo scorso anno, sono stati ufficialmente coinvolti dalle Nazioni Unite nei negoziati sul Clima con la Cop giovani, voluta e promossa dal governo italiano.
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Alcuni momenti di #OnePeopleOnePlanet
Sono numerosi i moduli attraverso cui si snoda #OnePeopleOnePlanet. Ambiente, solidarietà, lavoro sono in particolare gli argomenti centrali del modulo “Ponti sul Mediterraneo”. In presenza e da remoto si affrontano vari temi: culture, economie, rifugiati e accoglienza, corridoi umanitari, guerre dimenticate, integrazione e lavoro.
Il modulo “Lo sport e la vita” è uno spazio che si articola in 3 momenti: “Parchi urbani come luoghi di sport”, in cui valorizzare ambiente e salute con un dibattito live sul tema parchi urbani; “Pace e sport”, con un confronto sul tema del valore dello sport in tempo di guerra; “Disabilità e senso della vita”, con testimonianze di giocatori con disabilità, fisiche e mentali, che raccontano il valore e l’importanza dello sport nella loro vita.
“Futura Smart” è un rotocalco dedicato all’innovazione con focus su sanità digitale e transizione ecologica. L'innovazione in ambito sanitario viene raccontata anche attraverso grandi piani di sviluppo come quello del green Masterplan del Campus Biomedico di Roma.
Passare dalle parole ai fatti
Il tempo purtroppo sta scadendo. Si deve passare dalle parole ai fatti. Alle ferite del pianeta, come ricordato anche da Papa Francesco, si deve rispondere con una autentica conversione ecologica. È quanto sottolinea Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, aggiungendo che, grazie agli appelli del Pontefice, i temi legati all’ambiente sono sempre più condivisi dall’opinione pubblica. Sono temi presenti nell’agenda di imprese e governi, ma questa sensibilità, purtroppo, difficilmente si traduce in azione.
Il grido della Terra viene ancora troppo spesso soffocato da ingiustizie e interessi economici. Le 26 conferenze sul clima, ricorda Pierluigi Sassi, hanno indicato le soluzioni ma queste non sono mai state applicate. È "a rischio l’esistenza stessa del genere umano".
Prendersi cura della Terra
L’obiettivo della maratona multimediale di 14 ore #OnePeopleOnePlanet è anche quello di dare la possibilità a tante persone di esprimersi mettendo in luce quello che di positivo si vede nel mondo. Lo ricorda Federica Vivian, del Movimento dei Focolari, spiegando che in questi anni tante persone hanno fatto una scelta precisa, quella di prendersi cura della terra e delle persone che la abitano.
I giovani, sottolinea Federica Vivian, hanno raccolto, da Papa Francesco in particolare, un’esortazione: quella di fare chiasso per farsi sentire dai governanti del mondo. La speranza è che si possano compiere passi decisivi nella Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in programma nel mese di novembre del 2022. La situazione è complessa, anche a causa della guerra in Ucraina, ma “non dobbiamo perdere la speranza”.
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L'Italia e la pratica del riciclo
Una nota lieta arriva dall’Italia, nonostante un contesto globale in cui i rifiuti vengono riciclati ancora troppo poco. Secondo il rapporto “L’Italia del riciclo 2021” promosso e realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Fise Unicircular, il riciclo degli imballaggi nel 2020 si è mantenuto su buoni livelli.
Confrontando l'Italia con il resto dell’Europa, emerge come il Belpaese sia secondo soltanto alla Germania nel riciclo di rifiuti urbani. Ed è secondo, dopo la Polonia, per il riciclo di quelli speciali. Il fiore all’occhiello è rappresentato dagli imballaggi. Buone anche le performance sui singoli materiali: carta (87%), vetro (79%), plastica (49%), legno (62%), alluminio (69%), acciaio (80%). Paolo Barberi, presidente di Fise-Unicircular: i rifiuti possono anche aiutare nel superare le crisi energetica che stiamo vivendo. "Pensiamo ai termovalorizzatori, dove però il Sud è indietro".
Il battito della Terra in un paradigma di 5 parole
La terra è madre e dà il nome al Mondo, al pianeta Terra, che per il 70 per cento è fatto di acqua. Le prime due parole che celebrano la terra in questa Giornata Internazionale possono essere acqua e madre.
L’acqua, che non ha forma, per la chimica è il liquido più studiato, il più semplice e il meno compreso. Nutre e avvolge come una carezza, ma ci minaccia e ci spaventa per la sua violenza, perché nulla è più debole e cedevole. Ma nulla più dell’acqua attacca e distrugge ciò che è forte e duro. E forse perché siamo fatti di acqua non sappiamo bene chi siamo. L’altra parola è madre, che è la Madonna con il bambino ed è anche la Chiesa: Dio è madre, ha detto Giovanni Paolo I, e dopo di lui l’ha ripetuto Papa Woityla. Dio è padre e madre e non smette mai di benedire il mondo, dice Papa Francesco. Acqua, madre, amore, dunque e poi ancora celebrano la terra altre due parole: la luce e il colore. La luce, che il clima avvelenato dagli uomini sta sempre più sporcando, è quella che ha bisogno della pioggia e dell’ombra amica dei cieli coperti e piovosi, della pioggia che nutre la terra. E al cielo regala l’arcobaleno e tutti i colori. La quinta e ultima parola, colore, è la tavolozza di tutte le emozioni che ogni giorno e tutti i giorni, a partire dal bianco, che è il giorno, e finendo col nero, che è la notte, segnano il tempo della Terra.
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La puntata numero 99 di Doppio Click è stata realizzata da Andrea De Angelis, Alessandro Guarasci, Francesca Merlo e Amedeo Lomonaco
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