Aiuti al Libano, si muove il Fondo Monetario Internazionale
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
A due giorni dall’annuncio delle Nazioni Unite della fine del programma di consegna di combustibile a ospedali e aziende idriche libanesi - dopo un sostegno di sei mesi - il Fondo monetario internazionale annuncia di aver raggiunto un accordo di principio con le autorità del Libano per un piano di aiuti articolato in quattro anni.
Il finanziamento
Secondo quanto riportato ieri dai media di Beirut, il finanziamento del valore di tre miliardi di dollari, che potrebbe essere concesso, sarà soggetto all'approvazione della direzione dell’ Fmi e del suo consiglio di amministrazione. "Le autorità libanesi hanno deciso di intraprendere diverse riforme chiave prima della riunione del consiglio del Fmi", si legge nella nota che invita comunque gli analisti alla cautela rispetto all'erogazione effettiva e in tempi brevi dei finanziamenti.
Le radici della crisi
Dal 2019 la valuta libanese ha perso oltre il 90% del suo valore ma la crisi del Libano non è dovuta a sviluppi e avvenimenti tragici anche recenti, piuttosto è il risultato di politiche economiche, fiscali e sociali che per lunghi anni hanno favorito gli interessi dell’élite e parallelamente la crescita del debito pubblico. Nel 2020 il Libano ha dichiarato bancarotta.
Francesco nel Paese dei Cedri
Per il Libano c’è un’altra "ipotesi allo studio" ed è la visita del Papa, notizia diffusa il 5 aprile dalla Sala Stampa Vaticana. Il presidente libanese Michel Aoun con un tweet, aveva infatti parlato di una prossima visita di Francesco nel Paese dei Cedri.
“I libanesi - si legge - aspettano da tempo questa visita per esprimere la loro gratitudine per l’attenzione di Sua Santità nei confronti del Libano e per ringraziarlo per le iniziative che ha intrapreso per il Paese e per le preghiere che ha offerto per la sua pace e la sua stabilità”.
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