Ungheria: Orban al potere e si teme una spaccatura tra Budapest e Varsavia
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Viktor Orban è al potere. Un risultato, quello ungherese, che per alcuni rappresenta un problema di coesione, una prima spaccatura all’interno dell’Unione europea e in particolare tra i paesi del gruppo Visegrad composto da Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Varsavia e Budapest
In un contesto critico come quello attuale, lo scacchiere delle alleanze sembra ulteriormente messo in crisi con la possibilità di una frattura tra Varsavia e Budapest, dato che la Polonia guida il fronte più intransigente nei confronti di Mosca.
"L'uomo della pace"
Per gli ungheresi che domenica hanno riconfermato Viktor Orban, il potere è invece nelle mani dell'"uomo della pace", come si era presentato in queste ultime elezioni il premier, facendo leva sulla paura del conflitto in Ucraina. Questa "nostra quarta vittoria - aveva affermato - è la più importante, perché abbiamo conquistato il potere contro un'opposizione che si era alleata, si sono alleati tutti e noi abbiamo vinto contro tutti". E in quel tutti, Orban ci ha messo il presidente ucraino Zelensky, i "burocrati a Bruxelles", "l'impero del miliardario Soros" e i "media internazionali".
Verso i Balcani?
Guardando poi verso i Balcani, e in particolare alla recente vittoria del presidente serbo Aleksandar Vucic, c’è già chi ipotizza una sorta di "solidarietà politica" tra i due Paesi, con la Serbia intenzionata ad avere un appoggio all'interno dell'Unione europea, e l'Ungheria desiderosa di "essere presente" nella regione dei Balcani.
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