Ucraina: 900 civili uccisi nella regione di Kiev. Zelensky chiede altre armi
Marco Guerra – Città del Vaticano
La ripresa dei raid missilistici russi era stata annunciata da Mosca come risposta ai bombardamenti ucraini effettuati in territorio russo e a 24 ore dall’affondamento della Moskva, ammiraglia della flotta russa, su cui potrebbero aver perso la vita oltre 400 marinai. Nella notte è stata colpita una fabbrica di armi nei pressi di Kiev ed esplosioni sono state segnalate in diverse località del Paese. Le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato in diverse città dell'Ucraina centrale, orientale e meridionale tra cui Dnipropetrovsk, Kryvyi Rih, Zaporizhzhia, Cherkasy, Donetsk, Odessa, Kharkiv, Poltava e Mykolaiv.
900 civili uccisi a colpi di pistola
Intanto emergono nuovi orrori perpetrati nei confronti della popolazione civile. L’Associated Press, che cita la polizia locale, riferisce di 900 persone giustiziate a colpi di pistola e i cui corpi sono stati ritrovati nella regione di Kiev. Andriy Nebytov, il capo della polizia regionale della capitale, ha spiegato che i morti sono stati abbandonati nelle strade o hanno ricevuto sepolture sommarie. Il bilancio dei bambini uccisi dall’inizio della guerra è salito a 200, 360 sono stati feriti. A riportare le cifre, tramite facebook, è stato il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Liudmyla Denisova.
Zelensky: minaccia nucleare di Mosca
L’escalation sul terreno è accompagnata da nuove preoccupanti dichiarazioni del presidente ucraino Zelensky, secondo il quale "tutti dovrebbero essere preoccupati dalla minaccia nucleare della Russia”. Il Presidente torna a chiedere armi all'Occidente: "Più ne avremo e prima tornerà la pace" afferma e riferisce anche un bilancio delle vittime militari ucraine che va da i 2500 e i 3000 morti. Sempre fonti di Kiev, non confermata da Mosca, stimano che i militari russi che hanno perso la vita dall’inizio del conflitto sono circa 20mila. Washington conferma l’invio di nuove armi, prevede che la guerra potrà durare tutto il 2022 ed esclude al momento l’ipotesi di una visita di Biden a Kiev. Anche il governo tedesco annuncia un aumento dei fondi per la fornitura di armi all’Ucraina.
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