Ucraina, a Bucha il volto più crudele della guerra
Fausta Speranza e Guglielmo Gallone - Città del Vaticano
L’orrore della guerra mostra il suo volto più crudo con quello che passa nelle cronache come il massacro di Bucha, dal nome del villaggio a nord ovest della capitale ucraina da dove ieri sono state diffuse in tutto il mondo le drammatiche immagini di almeno venti i cadaveri ritrovati sulle strade. Le immagini sono state diffuse dalle autorità ucraine, che parlano di altre centinaia di persone seppellite dai militari russi nelle fosse comuni. Se le informazioni su quanto accaduto sono ancora parziali, le reazioni non si sono fatte attendere. Il presidente ucraino Vlodomir Zelensky ha parlato di “genocidio volto a spazzare via l’intera nazione”. Il capo dello Stato oggi ha visitato Bucha e ai giornalisti ha dichiarato che l’Ucraina non si fermerà “neanche un minuto” finché non sarà fatta giustizia. “E questo – ha aggiunto - penso che andrà a beneficio della civiltà”.
Mosca respinge le accuse
Il Cremlino fs sapere che le foto diffuse sono false, le definisce una provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati. Nessun progresso sul fronte diplomatico con il Cremlino che considera l’Ucraina un Paese “ostile” e afferma di non essere pronto a un incontro tra Putin e Zelensky.
L'Onu: interrogativi sui crimini di guerra
Entrambe le parti si sono poi rivolte al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, chiedendo che la questione venga affrontata nelle prossime ore. Da Ginevra, l’Onu fa sapere che “i corpi ritrovati sollevano interrogativi sui crimini di guerra” e il segretario generale Antònio Guterres si è detto “profondamente scioccato”, dichiarando poi la necessità di aprire un’indagine indipendente su Bucha.
Da parte sua, l’Unione europea – tramite le parole dell’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell – ha condannato con la massima fermezza le atrocità commesse dalle forze armate russe nelle città ucraine occupate, ora liberate". Sempre Borrell e il presidente di turno del Consiglio, Emmanuel Macron, parlano di nuove misure su petrolio e gas russo.
Nuovi attacchi a sud dell'Ucraina
Intanto, dopo quaranta giorni dall’inizio della guerra con un conteggio di oltre 1.400 civili uccisi da parte delle Nazioni Unite, i bombardamenti non accennano a fermarsi. Se fonti governative ucraine assicurano che tutta la regione di Kiev è stata liberata, l’offensiva russa si va intensificando nel sud del Paese con la città di Mykolaiv colpita nella prima mattina da alcuni missili. Attacco missilistico anche a Ternopil, città occidentale dell’Ucraina, capoluogo della regione omonima. Inoltre si è registrato un attacco anche a Kharkhiv che ha provocato almeno sette morti; forti esplosioni avvertite pure a Odessa.
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