Ucraina: si riparla di possibili negoziati. A Mariupol “catastrofe umanitaria”
Marco Guerra – Città del Vaticano
La situazione all'interno dell'acciaieria Azovstal di Mariupol è "oltre la catastrofe umanitaria". Lo ha riferito alla Cnn, Sergiy Volyna, comandante della 36.ma Brigata di fanteria marina ucraina, trincerato nella struttura insieme a centinaia di militari e altrettanti civili, tra cui 60 minori.
Bombardata Kharkiv
I bombardamenti sull’impianto siderurgico avrebbero provocato almeno 600 feriti, che hanno bisogno di cure urgenti. Da giorni si parla di un piano per evacuare l’impianto, che però non è mai stato attuato, anzi ieri le forze russe hanno di nuovo circondato la struttura, che si sviluppa su un'area di circa 11 chilometri quadrati. A Kharkiv l'esercito ucraino annuncia alcune vittoriose controffensive, ma nella notte la seconda città del Paese è stata di nuovo colpita dall’artiglieria russa, mentre fonti del governo di Kiev parlano di “perdite colossali” dall’inizio del conflitto tra le truppe russe.
Zelenski vuole incontrare Putin
Piccoli spiragli si registrano sul fronte diplomatico con il presidente ucraino, Volodomyr Zelenski, che ha affermato di voler incontrare il presidente Vladimyr Putin, perché "un solo uomo decide tutto" in Russia. "Se c'è una sola possibilità, dovremmo parlare", ha detto ancora Zelenski, specificando che il rischio che i negoziati falliscano è alto, perché "dopo Bucha e Mariupol, le persone hanno una grande diffidenza e voglia di riscatto verso i russi. Nelle stesse ore il ministro degli Esteri di Mosca, Sergej Lavrov, ha parlato in due interviste, in cui ha accusato i Paesi Nato di fare di tutto per impedire accordi tra Kiev e Mosca. Sempre Lavrov ha detto che la Russia conosce le rotte delle armi Nato che arrivano in Ucraina e le considera un obiettivo legittimo quando raggiungono il Paese.
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