Zelensky all’Onu: si processi la Russia per crimini di guerra
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
“Dovete garantire la sicurezza, ma non lo state facendo. Dove sono le garanzie delle Nazioni Unite?” È con queste ed altre domande che il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, si è rivolto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sottolineando che “i militari russi e i loro comandanti devono essere processati per crimini di guerra". La strage di Bucha è solo un esempio: ci sono tante città con orrori simili, ha spiegato il capo di Stato ucraino chiedendo all’Onu di intraprendere azioni immediate contro la Russia. Un Paese, ha aggiunto, che “porta avanti azioni terroristiche”. Serve un tribunale sul modello di Norimberga, ha poi detto Zelensky, per processare i crimini in Ucraina.
Agghiaccianti immagini sulla guerra
Il presidente ucraino ha proposto di organizzare una conferenza di pace a Kiev e il suo discorso è stato anche scandito da una precisa richiesta alle Nazioni Unite: quella di "rimuovere la Russia" dal Consiglio di sicurezza dell'Onu in modo che Mosca non possa "mettere il veto" sulle risoluzioni contro "le proprie aggressioni". Dopo l'intervento del capo di Stato ucraino, è stato mostrato un video agghiacciante. Nel filmato si vedono immagini raccapriccianti di civili, inclusi bambini, uccisi in città dell'Ucraina tra cui Irpin, Dymerka, Motyzhin. "Quello che abbiamo visto a Bucha lo abbiamo visto in altri posti", ha poi affermato Zelensky.
Guterres: servono seri negoziati
Aprendo il Consiglio di Sicurezza sul conflitto in Ucraina, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, ha sottolineato che, di giorno in giorno, è sempre più urgente mettere a tacere le armi. "Non dimenticherò mai le immagini terrificanti dei civili uccisi a Bucha”. “Abbiamo bisogno - ha detto Guterres - di seri negoziati per la pace, basati sui principi della Carta dell’Onu. Il conflitto in Ucraina è una delle più grandi sfide di sempre per l'ordine internazionale e per l'architettura della pace globale”.
Il dialogo resta l’unica opzione
Prima di intervenire al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che probabilmente non incontrerà il capo di Stato russo, Vladimir Putin, nell'ambito dei negoziati in corso fra Mosca e Kiev per porre fine alla guerra. Zelensky ha comunque sottolineato che le trattative con la Russia sono "l'unica opzione" per il suo Paese. Fonti europee confermano che la presidente della Commissione dell’Unione Europea, Ursula von der Leyen, e l'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, si recheranno questa settimana a Kiev per incontrare il presidente Zelensky. La portavoce del ministero degli esteri russo ha affermato inoltre che la Russia "espellerà diplomatici italiani" a Mosca, in risposta alla decisione di Roma di dichiarare 'persone non gradite' 30 diplomatici dell'ambasciata russa in Italia.
La guerra continua
Sul terreno la situazione resta drammatica. Il portavoce del ministero della Difesa russo ha riferito che nella notte le forze armate russe hanno colpito 134 obiettivi militari. Nelle ultime 24 ore si sono registrati oltre 50 bombardamenti nella regione di Kharkiv. Il vicepremier ucraino ha inoltre reso noto che le truppe russe hanno respinto un convoglio umanitario di sette bus, accompagnato da personale della Croce Rossa Internazionale, diretto verso Mariupol per evacuare i civili.
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