Sant’Egidio. Da Piazza del Popolo un solo canto: no alla guerra!
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Una festa in uno dei luoghi più significativi della città di Roma, Piazza del Popolo, fatta di canzoni per chiedere che tacciano le armi in Ucraina e in altri luoghi del mondo dove si combatte. Una festa in musica contro la morte? Potrebbe sembrare una brutta contraddizione, ma Play Music – No War, il concerto per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, ha proprio voluto essere una voce forte e dissonante contro una guerra che ancora non sembra trovare alternative negoziali e che miete vittime, distruzione, esodi. Questo evento, secondo Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, vuole far nascere un’energia positiva nuova per contrastare gni forma di violenza.
Idee in musica per un mondo migliore
Giovani musicisti insieme per dire no a ogni forma di guerra; artisti noti e meno noti, che hanno dato vita a performance canore coinvolgenti e convincenti. C’è chi è partito da eventi personali e chi ha preso di petto l’argomento, perché ci sono le ‘guerre grandi’, ma anche le ‘piccole guerre’ del quotidiano, i conflitti personali: anche a questi bisogna dire un no deciso. Basta scorrere alcuni dei titoli dei brani eseguiti per capire come il progetto di un mondo di pace deve essere globale. “Ci vuole coraggio”, “L’isola di plastica”, perché anche la distruzione dell’ambiente causa conflitti, “Grido di pace”, “Samir”, sul problema dell’immigrazione, “Muro d’ombra”. Ognuno dei ragazzi ha trovato una motivazione forte per partecipare a “Play Music – No War”, come Matteo Romano, già noto al grande pubblico per la sua partecipazione al Festival di Sanremo.
Riconoscimenti alle scuole e ai giovani artisti
Dieci i giovani musicisti che si sono eisbiti per primi. Quasi a tutti è andato un premio in base al giudizio di una giuria di qualità che ha giudicato le esibizioni. Premiate anche diverse scuole italiane che, attraverso varie iniziative, che hanno messo in evidenza la "voglia di pace" che i ragazzi hanno espresso in maniera molto efficace. A consegnare i riconoscimenti, tra gli altri, Massimo Pronio, responsabile Comunicazione della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, a significare che l'Unione dei 27 guarda con attenzione tutti i suggerimenti per arrivare alla pace., soprattutto quelli dei giovani.
I giovani vogliono la pace
Tutti vogliono la pace, i giovani in particolare. Saranno loro a gestire le società di domani e a vivere un mondo che dovrà necessariamente fare del dialogo tra realtà diverse il suo leitmotiv. Stefano Orlando, coordinatore del Movimento Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio, lo conferma.
Partner dell’evento
Radio Vaticana – Vatican News, media partner, tra gli altri, di questo evento, ha aderito senza indugio al concerto per la pace Play Music – No War, garantendo la trasmissione in diretta della prima parte, attraverso le sue piattaforme: radio, web e social. Anche questo un modo per dire “PIU' PAROLE, MENO ARMI”, come dal palco di Piazza del Popolo i giovani hanno voluto mostrare con grandi cartelli tra il pubblico.
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