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Il Prefestival della comunicazione di Rieti è rivolto ai giovani Il Prefestival della comunicazione di Rieti è rivolto ai giovani 

Pre-Festival della Comunicazione dedicato ai giovani, tra natura e digitale

In corso di svolgimento l'evento che prepara la settimana dal 21 al 29 maggio, ispirata al tema del Papa per la Giornata della Comunicazioni sociali "Ascoltare con l'orecchio del cuore" e in programma a Rieti. Tra storie e letteratura il Festival terminerà con una maratona organizzata dagli studenti delle scuole paritarie

Michele Raviart – Città del Vaticano

Con due incontri su Dante, uno sulla linguistica dedicato alle scuole medie superiori e uno spettacolo multimediale tra immagini e teatro è proseguito ieri il Pre-Festival della comunicazione di Rieti, dedicato in maniera specifica ai ragazzi e anticipazione del Festival vero e proprio, che si svolgerà dal 21 al 29 maggio. Una settimana di eventi ispirati dal messaggio del Papa per la 56ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali di quest’anno, “Ascoltare con l’orecchio del cuore”.

Coinvolgere i più piccoli

“Quando abbiamo iniziato a lavorare all'idea del festival siamo anche partiti dal bisogno di passare attraverso diversi linguaggi che non fossero solo quelli del giornalismo, ma anche quello dei libri, delle arti grafiche, del digitale”, spiega David Fabrizi, direttore dell’ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Rieti. "Ascoltare con l’orecchio del cuore", sottolinea, vuol dire anche “ascoltare attraverso la manualità, ascoltare attraverso il movimento del corpo. Poi in una città in una provincia molto ricca di bellezze ambientali anche mettersi in ascolto della natura ci sembrava una chiave giusta sulla quale coinvolgere un po' anche i più piccoli, tenendo conto anche l'enorme panorama del digitale”.

Ascolta l'intervista a David Fabrizi

Istruzioni per l’uso dei social network

Il primo incontro è stato dedicato infatti all’uso responsabile dei social network da parte dei più giovani, con delle “istruzioni per l’uso” per genitori e studenti. Da una parte, infatti, i ragazzi, “ci possono aiutare a sintonizzarci al digitale perché sono più attrezzati degli adulti”, prosegue Fabrizi, ma “dall'altra parte, hanno  bisogno di una guida per gestire tutte le implicazioni che il digitale ha. Tutto questo complesso di cose è un po' l'idea di fondo che ci ha guidato nel fare”, con questo “Pre-Festival, “una proposta che partisse dai più piccoli”.

Gli eventi del Pre-Festival

Il percorso spirituale e culturale di monsignor Lorenzo Chiarinelli, per oltre dieci anni vescovo della vicina Viterbo, ma anche il libro per i più piccoli “Un pugno di semi” di Lorenza Farina, una storia di accoglienza che racconta di un bambino immigrato che trova negli alberi il modo di sintonizzarsi con la sua nuova vita sono stati alcuni dei temi affrontati negli eventi di questa settimana, che culminerà domenica con la “Maratona di Primavera” degli studenti per le vie della città.

Sintonizzarsi con la natura

“Ascoltare con le orecchie del cuore vuol dire sintonizzarsi sull'altro, non dimenticarsi che anche dietro gli schermi c'è l’altro”, prosegue ancora Fabrizi, e “stare in mezzo alla natura significa anche ritrovare l'altro nell'ambiente, capire che la cura dell'ambiente è anche cura dell'altro e la fonte della giustizia”. In questo senso La “Maratona di primavera”, cui seguirà nei giorni del Festival un cammino nei luoghi francescani della “Valle Santa” da Rieti a Fonte Colombo, è un episodio ulteriore di questo approccio di “frequentare la natura”.

Festival della comunicazione: inizio il 21 maggio

Una camminata tra il verde e il blu dei laghi Lungo e Ripasottile sarà, durante i giorni del festival, l’occasione per parlare del rapporto tra “alberi, acque, cibo e vita”, mentre altri eventi, dal 21 al 29 maggio, riguarderanno il rapporto tra informazione e fake-news, come anche la comunicazione della Chiesa, come anche la ricostruzione di Amatrice o il racconto dell’esperienza di un presepe realizzato per non vedenti. Obiettivo del Pre-festival far sì che a questi eventi partecipino anche i giovani.

Tutti sono comunicatori

“Abbiamo già intercettato studenti, classi e insegnanti che ci sono incuriositi del festival e che lo seguiranno”, ribadisce Fabrizi. “Ovviamente alcune cose non sono adatte per i più piccoli, però sono invece adatte alle famiglie”. “Bisogna ricordare”, infatti, “che oggi siamo tutti comunicatori. Essere immersi in un panorama mediale fatto da social network, da chat, da strumenti che coinvolgono in vario modo tutta la nostra quotidianità rende tutti quanti comunicatori e cercare di coinvolgere tutti nel Festival della comunicazione, nei vari modi in cui questo è possibile, è sicuramente una chiave di lettura da cercare e seguire”.

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06 maggio 2022, 08:00