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Il ponte distrutto che collega la città di Lysychansk con la città di Severodonetsk Il ponte distrutto che collega la città di Lysychansk con la città di Severodonetsk 

Ucraina: nuove sanzioni europee a Mosca. Ucciso un giornalista francese

Mentre le truppe russe continuano a minacciare il territorio ucraino, i 27 Stati membri dell'Unione Europea raggiungono l'accordo sullo stop al petrolio russo via mare. A Severodonetsk ha perso la vita un reporter francese, colpito dalle schegge di una granata

Francesca Merlo - Città del Vaticano 

I leader dell'Unione Europea hanno deciso di vietare la maggior parte delle importazioni di petrolio russo, mentre le forze ucraine e russe si sono scontrate alla periferia di Severodonetsk, ultima città ancora in mano a Kiev nella strategica provincia ucraina di Luhansk. Il governatore della regione ha dichiarato che le truppe russe sono avanzate nelle zone sud-orientali e nord-orientali di Severodonetsk, prendendo il controllo di circa un terzo della città, mentre le forze ucraine avrebbero respinto i russi dal villaggio di Toshkivka a sud, vanificando potenzialmente la spinta di Mosca ad accerchiare l'area. Ed è stato ucciso, proprio a Severodonetsk, ieri, Frédéric Leclerc-Imhof, giornalista francese di 32 anni, colpito da una scheggia di metallo mentre seguiva un'operazione di evacuazione per un’emittente francese.

Il giornalista francese Fréderic Leclerc-Imhoff
Il giornalista francese Fréderic Leclerc-Imhoff

Le sanzioni da Bruxelles

Nel frattempo, dopo aver raggiunto un accordo di compromesso con l'Ungheria, i leader dell'Unione Europea hanno concordato di tagliare del 90% le importazioni di petrolio dalla Russia entro la fine di quest'anno, eliminando una fonte vitale di finanziamento per l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, dopo aver raggiunto un accordo di compromesso con l'Ungheria contraria al blocco delle importazioni di greggio. Bruxelles ha impiegato settimane a contrattare un divieto totale sul petrolio russo, ma ha incontrato l'ostinata resistenza del Primo Ministro ungherese, Viktor Orban, secondo cui un embargo distruggerebbe l'economia del suo Paese. A seguito dell'opposizione dell'Ungheria, il divieto riguarderà solo il petrolio che arriva via mare, ma non quello degli oleodotti.

Togliere i finanziamenti alla guerra

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha dichiarato che l'accordo taglia "un'enorme fonte di finanziamento" per la macchina da guerra russa. L'accordo fa parte di un sesto pacchetto di sanzioni approvato al vertice di Bruxelles, che tutti i 27 Stati membri hanno dovuto approvare. La Russia fornisce attualmente il 27% del petrolio importato dall'Unione Europea e il 40% del suo gas. L'Ue paga alla Russia circa 400 miliardi di euro (430 miliardi di dollari, 341 miliardi di sterline) all'anno. Finora non sono state applicate sanzioni sulle esportazioni di gas russo verso Bruxelles, anche se i piani per l'apertura di un nuovo gasdotto dalla Russia alla Germania sono stati congelati.

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31 maggio 2022, 08:40