Ucraina: truppe di Mosca avanzano nel Donbass
Marco Guerra – Città del Vaticano
"Il 95% del territorio della regione di Lugansk è occupato. La situazione nel Donbass è estremamente grave. I bombardamenti non si fermano affatto": è quanto riferisce su Telegram il capo dell’amministrazione militare locale ucraino. Gli fa eco un esponente filo russo della Regione che parla di sfondamento delle linee di difesa ucraine. Si teme per i civili: circa 40mila persone rimangono nelle aree controllate da Kiev. Nelle ultime 24 ore bombe anche su Zaporizhzhia e Severodonetsk. E Mosca concede la cittadinanza russa ai residenti delle zone occupate.
Ue confisca beni degli oligarchi
Di fronte a questa fiammata dell’offensiva russa, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, dal Forum di Davos in Svizzera, accusa la Nato di essersi messa da parte. Il presidente Zelenskiy, dal canto suo, respinge nuovamente l'ipotesi di cessioni di parte del territorio per fare la pace con la Russia. Intanto la Commissione Europa si appresta a confiscare i beni degli oligarghi russi che non rispettano le sanzioni. Congelati asset peroltre 10 miliardi di euro che Bruxelles propone di utilizzare per la ricostruzione dell’Ucraina. Mosca chiede invece di eliminare le sanzioni, offrendo in cambio la ripartenza delle navi cariche di grano dal porto di Mariupol controllato dai russi. Nel frattempo il ministero della Difesa russo ha annunciato l'apertura di due corridoi per permettere la partenza delle navi straniere bloccate da sette porti del Mar Nero e del Mar d'Azov.
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