Escalation di violenza in Ucraina: colpite case e scuole a Donetsk
Antonella Palermo – Città del Vaticano
Nelle ultime 24 ore 13 siti militari, 4 depositi di munizioni e 3 posti di comando ucraini sono stati colpiti dalla Russia. Lo rivela Mosca che conferma di procedere con l’offensiva nel Donbass, qui i russi secondo l'intelligence britannica starebbero schierando tank Terminator di nuova generazione.
Esplosioni nella regione di Kiev
Altro fronte impegnativo è quello di Severodonetsk dove si cerca di respingere l’offensiva. Intanto nella regione di Donetsk, sono 7 le vittime di attacchi che hanno preso di mira case e strutture civili. Bombe a grappolo su un villaggio nella regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina, ci sarebbero tre morti. Esplosioni nella regione di Kiev sono state registrate intorno alle 13,30, le 12,30 ora italiana. Subito dopo sono state segnalate anche nella vicina regione di Zhytomyr. Lo riferisce Ukraine 24. Gli amministratori locali hanno avvisato sui cellulari i cittadini ad andare nei rifugi. Secondo i media ucraini le forze di difesa aerea di Kiev hanno abbattuto un missile russo nella regione della Capitale. Ed è pesante il bilancio dell'attacco missilistico russo di venerdì su Lozova, nella regione orientale di Kharkiv: colpiti oltre mille appartamenti e 11 strutture scolastiche. Non si sa ancora di che entità siano i danni subiti da un ospedale e da una clinica. Anche il Palazzo della Cultura è stato completamente distrutto.
Truppe ucraine al confine con la Bielorussia
Il segretario del Consiglio di sicurezza bielorusso Oleksandr Wolfovych ha affermato che "gruppi di sabotaggio e ricognizione ucraini" sono entrati nel territorio della Bielorussia. Lo riportano i media statali di Minsk, secondo cui sono circa 20 mila le truppe ucraine schierate nei pressi del confine con la Bielorussia, distribuite tra le regioni di Rivne, Kiev e Chernihiv. Nei giorni scorsi, Minsk ha annunciato il rafforzamento delle sue unità di sicurezza frontaliere e l'acquisto dei sistemi missilistici russi S-400 e Iskander.
Il Presidente polacco al Parlamento ucraino
Il Parlamento ucraino ha esteso di tre mesi, fino al 23 agosto, la legge marziale e la mobilitazione generale in conseguenza dell'invasione russa. Qui oggi ha preso la parola il presidente polacco Andrzej Duda, primo leader europeo a tenere di persona un discorso. “Si sono sentite voci preoccupanti secondo cui l'Ucraina dovrebbe cedere alle richieste di Putin. Solo l'Ucraina ha il diritto di decidere sul proprio futuro". Intanto, la Germania si oppone all'idea di emettere titoli di debito dell'Unione Europea per finanziare la ricostruzione dell'Ucraina. Lo ha dichiarato al Financial Times il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner. Il programma Next Generation Ue, stabilito per rispondere all'impatto economico della pandemia di Covid-19, e' stata una "decisione una tantum", ha affermato Lindner, secondo il quale Kiev puo' essere sostenuta solo con strumenti "basati su garanzie nazionali". Per l'ingresso dell'Ucraina nell'Ue ci vorranno "15 o 20 anni, sarà molto lunga", ha detto dal canto suo il nuovo ministro francese per gli Affari europei, Clement Beaune, affermando che nel frattempo Kiev potrebbe entrare a far parte della comunità politica europea proposta dal presidente Macron.
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