Putin e von der Leyen: botta e risposta a distanza
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Vladimir Putin rilancia i suoi obiettivi: nuovi orizzonti economici, nuovi mercati, e sostegno del governo. Lo Zar della nuova Russia, come lo definì un noto settimanale Usa nell’ormai lontano 2007, continua a sognare in grande e lo fa davanti una platea di giovani imprenditori russi, puntando il dito contro quelle compagnie straniere che hanno cessato le attività sul suo territorio "se ne pentiranno", afferma, "qui ci sono enormi opportunità".
Nuovi orizzonti economici
Nessuna cortina a fare da recinzione come ai tempi dell’Unione Sovietica ma un cammino di “apertura” che, per Mosca, ha il sapore dei mercati asiatici, africani e dell’America Latina. Dunque, massimo appoggio del governo ai progetti di espansione verso nuovi e promettenti orizzonti economici.
Fronti caldi sul campo e in diplomazia
Intanto, la tensione rimane altissima nella città ucraina di Severodonetsk, dove l'esercito russo ha anche bombardato l'impianto chimico Azot, nei cui bunker sarebbero rifugiati circa 800 civili. Mentre ad inasprire ulteriormente i rapporti diplomatici, arriva la decisione dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk di condannare a morte tre prigionieri considerati mercenari al soldo degli ucraini. Si tratta di due britannici e un marocchino.
La risposta di Downing Street
Durissima la replica di Londra che parla di processo farsa e invoca la convenzione di Ginevra, che prevede il diritto all’immunità per i combattenti. L'Ocse ha annunciato l'apertura di un ufficio a Kiev, mentre la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, in visita a Roma, ha promesso che l'Ucraina sarà ricostruita. Si tratta, ha affermato, di "un obbligo morale".
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