Dedicata agli "invisibili" l'edizione 2022 del Giffoni Film Festival
Antonella Palermo - Città del Vaticano
Sarà dedicata agli "Invisibili" l'edizione 2022 del Giffoni Film Festival, che si svolgerà dal 21 al 30 luglio a Giffoni Valle Piana (Salerno) e che coinvolgerà 5000 'giffoner' da 33 nazioni. Body positivity, la scoperta dell'altro, il percorso per recuperare fiducia in se stessi, il passaggio all'età adulta, ma anche argomenti delicati come bulimia, anoressia e sclerosi multipla: a raccontarlo saranno le 118 opere in concorso e 30 fuori concorso da 35 Paesi.
Ospiti internazionali e l'ipotesi di un collegamento con Zelensky
Un focus speciale sarà rivolto all'ambiente e ai cambiamenti climatici. Oltre 250 gli ospiti previsti: a quelli già annunciati, come Gary Oldman, si aggiungono, tra gli altri, Richard Madden, Gabriele Mainetti, Eduardo Scarpetta, Laura Morante, i Me contro Te e Maria Chiara Giannetta. Spazio anche ai giovani, con 200 under 30, protagonisti di IMPACT! che incontreranno uomini e donne di scienza, spettacolo, istituzioni, cultura e sport come: Oliviero Toscani, Giorgia Soleri, Erri De Luca, Domenico De Masi, Diego Bianchi, Marco Damilano, Guido Brera, Alessandro Orsini, Cecilia Sala, Mauro Biani, Andrea Purgatori, Jago, Samuele Bersani. Nel corso della presentazione è emerso che si attende anche la conferma di un collegamento con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky e del regista russo Nikita Michalkov.
Gli invisibili sono i giovani, per loro un'opportunità di ascolto
L'ideatore e fondatore, Claudio Gubitosi, parla di offerta ampia, articolata, con presenze che spaziano in tutti i campi.
"Gli invisibili di solito li rapportiamo ai profughi, ai carcerati, a chi svolge ogni giorno un ruolo eccezionale per tante persone", osserva ai nostri microfoni. "Ma invisibili più di tutti sono i ragazzi in una società di adulti che non li guardano in virtù delle loro potenzialità". I giovani, dunque, restano i protagonisti, nelle varie fasce d'età, a aprtire dai piccolissimi, 3 - 5 anni, con una sezione interamente dedicata. "Dobbiamo riappropriarci di una socialità, i giovani sono i più tormentati. - sottolinea - e a loro va tutta la nostra attenzione. Duecentocinquanta dei più importanti protagonisti della vita culturale ed economica verranno al Giffoni per ascoltarli". Perché qui si tratta non solo di presentare una rassegna, una sfilata, ma di dare uno spazio di incontro. "Abbiamo un progetto vigoroso", precisa con orgoglio Gubitosi, da 52 anni alle prese con quest'idea che si è andata affermando sempre di più a livello internazionale.
I giovani hanno paura del futuro, il confronto con i giornalisti
"Scoprire la propria identità, sprigionare e prendere energia" è ciò che più sta a cuore al fondatore del Giffoni Festival che accenna ai temi di maggior attenzione: dalla mancanza di affetto ai ragazzi, all’incontro con la morte, alla paura. Sì, quella paura che attraversa soprattutto le nuove generazioni - insiste - di fronte al futuro. Per i più piccoli resta il rapporto con la natura il tema principe, poi l’amicizia, i turbamenti dell’adolescenza, l’incomunicabilità con la famiglia, la violenza di gruppo. E aggiunge: "Con i direttori di giornali nostro ospiti avremo inoltre la possibilità di individuare le chiavi di interpretazione dell’attualità globale. E’ un dovere dare risposte chiare, aiutare i giovani a capire il mondo".
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