Haiti, confermata la missione dei caschi blu dell’Onu
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Dal Consiglio di Sicurezza Onu ci si sarebbe aspettato qualcosa in più, ma già è importante aver confermato e rafforzato la presenza del contingente delle Nazioni Unite ad Haiti e aver limitato l’ingresso di armi leggere in base ad una risoluzione di Stati Uniti e Messico, approvata all’unanimità, sulla falsa riga di una medesima raccomandazione proposta in precedenza dalla Cina.
Un Paese in profonda crisi
Ad Haiti lo Stato praticamente non esiste più e poco riesce a fare il contingente delle Nazioni Unite per garantire sicurezza ad un Paese devastato da anni a causa di terremoti, epidemie e, in particolare, da un anno nel caos politico dopo l’uccisione del presidente Moise. I civili vivono segregati in casa per evitare di essere coinvolti nelle scorribande di gruppi armati in lotta tra di loro e che giornalmente mettono in atto rapimenti ed omicidi. Rischia di diventare un’emergenza dimenticata quella haitiana, dove anche le iniziative umanitarie rischiano di bloccarsi. A causa del controllo serrato delle bande, non circolano più beni di prima necessità, cibo, acqua e la popolazione civile è allo stremo.
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