L'Onu condanna l'attacco russo su Odessa. Mosca: garantiamo export del grano
Marco Guerra – Città del Vaticano
Lo spiraglio di ottimismo e speranza creato dall’accordo sulle esportazioni di grano è stato in parte soffocato dai missili russi caduti sul porto di Odessa. Gli Stati Uniti hanno subito posto dubbi sulla credibilità di Mosca e il presidente ucraino Zelenski ritiene che la Russia troverà un modo per non rispettare l’intesa sui prodotti agricoli. Il segretario Onu Guterres esprime una condanna senza riserve.
Lavrov pronti a trattare sul altri temi
Mosca ammette l’attacco ma dice che è servito a distruggere "una nave da guerra ucraina e un deposito di missili". Il ministro degli Esteri russo Lavrov cerca di rassicurare la comunità internazionale e sostiene che saranno mantenuti gli impegni sull’export di grano e che le navi nel Mar Nero saranno scortate dalle marine russa, turca e di un terzo Paese. Non solo, Lavorv rilancia poi sul fronte diplomatico dicendo che Mosca è pronta a negoziare altri temi se Kiev intende farlo.
Missili su Zaporizhzhia
Intanto però sul terreno parlano ancora le armi, in particolare nel Donbass, dove secondo l’intelligence britannica i progressi della Russia sono minimi. Nelle regioni occupate da Mosca nell’ultima settimana sono morti anche due cittadini americani, una canadese, uno svedese ed un polacco che combattevano con le milizie filo-ucraine. Nelle ultime ore si segnalano anche missili russi su Zaporizhzhia be Sumy che non hanno provato vittime.
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