La ricostruzione dell’Ucraina nella conferenza di Lugano
Benedetta Capelli e Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Arriva anche la conferma da parte ucraina della perdita della città di Lysychansk, che i filorussi avevano già dichiarato di aver conquistato. Il presidente Zelensky, nel consueto videomessaggio, ha promesso di riconquistare l’area grazie ad armi più moderne e ha citato il successo delle forze di Kiev nel riprendere il controllo di altri territori promettendo di arrivare al Donbass. “Non siamo al game over”: afferma Zelensky per il quale ci sono rischi che l’intera regione del Lugansk venga occupata.
"Resistere a Lysychansk sarebbe costato troppe vite"
Il governatore del Lugansk Gaidai ha spiegato che i soldati ucraini avrebbero potuto resistere ancora alcune settimane a Lysychansk, ma avrebbero rischiato di pagare un prezzo troppo alto in termini di vite umane. Intanto le truppe del Cremlino avanzano verso Siversk, nella regione di Donetsk, “da due direzioni” come annuncia il ministero dell'interno della autoproclamata Repubblica filorussa del Lugansk.
I nuovi obiettivi russi, Siversk e Sloviansk
Un'altro obiettivo dei russi è Sloviansk, con la vicina Kramatorsk, un bombardamento sulla zona ha causato 6 morti e 15 feriti, mentre gli ucraini hanno colpito l'aeroporto della città occupata di Melitopol. ''L'obiettivo della Russia – si legge nell'ultimo rapporto del ministero della Difesa britannico - ora si sposterà quasi sicuramente sulla conquista di tutta la regione di Donetsk, gran parte della quale rimane sotto il controllo delle forze ucraine''. Sarebbero, secondo Zelensky, 89 gli atleti e gli allenatori uccisi in guerra, 13 catturati dai russi. Una stima fornita nell’incontro con il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach.
L'intelligence di Kiev: a Mosca non basterà il Donbass
Per il capo dell’intelligence di Kiev Budanov, "i piani della Russia sono la completa distruzione dell'Ucraina, il Donbass non gli basterà". E il ministro degli esteri ucraino Kuleba dichiara che la probabilità “di un ingresso diretto in guerra della Bielorussia aumenterà proporzionatamente a successi di Mosca”. Che intanto accusa Kiev per l’attacco alle città russe di Belgorod e Kursk.
Il punto sul futuro dell’Ucraina
A Lugano, in Svizzera, è in corso la Conferenza che vede al centro la ricostruzione dell'Ucraina, sotto il profilo economico e infrastrutturale, ma anche sociale e umanitario. Tra i presenti il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, oltre ai rappresentanti di 36 Paesi e 13 organizzazioni internazionali. Il presidente ucraino, Zelensky partecipa virtualmente. I numeri ci ricordano che almeno 45 milioni di metri quadrati di abitazioni, 256 imprese, 656 istituzioni mediche e 1.177 istituzioni educative sono state danneggiate, distrutte o sequestrate, mentre l'economia ucraina aveva già subito perdite fino a 600 miliardi di dollari.
Regno Unito: ricostruire con i beni russi sequestrati
La Gran Bretagna, rappresentata a Lugano dalla ministra degli esteri Liz Truss, garantisce sostegno all'Ucraina a “lungo termine” e presenterà un piano che prevede, sull'esempio del Canada, di utilizzare i beni russi sequestrati per la ricostruzione post bellica. Truss annuncerà anche l'intenzione di ospitare la conferenza sulla ripresa del prossimo anno.
Sarà esportato solo il 35 per cento del grano rispetto al 2021
L'intelligence del ministero della Difesa britannico ha reso noto inoltre che è devastante l’impatto dell’invasione russa sul settore agricolo ucraino, il blocco di Odessa sta causando una vera paralisi nelle esportazioni di grano dall’Ucraina. Secondo Londra è improbabile che queste nel 2022 superino il 35% del totale del 2021, in realtà - accusa l'intelligence Gb - è l'interruzione del settore agricolo ucraino da parte della Russia che continua ad aggravare la crisi alimentare globale.
Ultimo aggiornamento: 15.00
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