Ucraina: le truppe russe avanzano nel Donbass, Lavrov apre sul grano
Marco Guerra – Città del Vaticano
"Non abbiamo ancora iniziato a fare le cose sul serio". Dopo oltre quattro mesi dall'inizio dell'invasione, il presidente russo Vladimir Putin chiarisce che è deciso ad andare fino in fondo. Poi sfida ancora l'Occidente, che fornisce armi e sostegno economico a Kiev: "Se vogliono sconfiggerci sul campo, ci provino". Infine Putin apre a colloqui di pace e avverte che se saranno rifiutati sarà in seguito più difficile negoziare.
La Russia avanza nel Donbass
Intanto le truppe di Mosca proseguono una lenta avanzata nell’est dell’Ucraina. Conquistato il Lugansk ora assaltano le citta del Donetsk per prendere tutto il Donbass. Il prossimo obiettivo appare Sloviansk, dove da giorni si sono intensificati i bombardamenti come in altre località dell’area. Gli ucraini da canto loro promettono una difesa strenua e secondo il sindaco i russi sono bloccati. Analisti internazionali prevedono un attacco simultaneo su Sloviansk e Kramatorsk. 225mila, poi, le abitazioni danneggiate negli ultimi tre mesi. Il conflitto prosegue anche sul fronte giudiziario: 500 membri del battaglione Azov fatti prigionieri saranno impuntati in Russia per crimini di guerra.
Fronte diplomatico
Intanto la Russia è pronta a colloqui con i ministri degli Esteri turco e ucraino sulla questione del grano, ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, a margine del vertice ministeriale degli Esteri del G20 in corso a Bali, in Indonesia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto convinto che la bandiera del Paese tornerà a sventolare nella Crimea occupata dai russi.
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