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Nel dramma della guerra, la Comunità di Sant'Egidio continua ad accompagnare la popolazione ucrana nella preghiera per la pace Nel dramma della guerra, la Comunità di Sant'Egidio continua ad accompagnare la popolazione ucrana nella preghiera per la pace 

Ucraina ancora sotto le bombe. Sant'Egidio: mai smettere di invocare la pace

L’avanzata russa prosegue anche oltre i territori orientali. Intanto rimane in bilico lo sblocco delle riserve di grano, al centro dei colloqui in Iran tra Russia e Turchia, e torna in evidenza in Europa il possibile razionamento del gas. Ai nostri microfoni la testimonianza della Comunità di Sant’Egidio in Ucraina: l'odio si vince con la preghiera incessante

Marco Guerra e Svitlana Dukhovych – Città del Vaticano

Dopo il Donbass, Mosca ora punta sempre più verso occidente. A Mykolaiv nuovi bombardamenti. Stesso scenario a Kherson, dove sono stati anche distrutti 230 ettari di campi di grano. Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, spiega così la svolta nella strategia di Mosca: “Finché l'Occidente continuerà ad inviare armi a raggio sempre più ampio a Kiev la Russia sposterà ancora più avanti gli obiettivi della sua azione”.

Forze russe alla centrale di Zaporizhzhia

Mosca è convinta che l'intero territorio della Repubblica popolare di Donetsk "sarà presto liberato” dai soldati ucraini, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, nel briefing settimanale con la stampa. Intanto le forze russe intendono entrare nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove vorrebbero immagazzinare il loro intero arsenale militare, riferisce Energoatom, l'azienda statale che supervisiona gli impianti atomici in Ucraina, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.

Nuove sanzioni Ue

Le perdite russe sono però pensatissime, secondo quanto sostiene il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, ammonterebbero a 38.850 i morti fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24  febbraio. Le cifre fornite, che non è possibile verificare in modo indipendente, riferiscono anche della distruzione di 1.704 carri armati, 3.912 mezzi  corazzati e 859 sistemi d'artiglieria. Il capo dell'ufficio della presidenza ucraina Andriy Yermak mostra ottimismo e ritiene che entro l’autunno ci sarà una svolta a favore dell’Ucraina. Intanto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato un accordo sul rafforzamento delle sanzioni alla Russia.

Si tratta per sbloccare il grano

E si allungano i tempi di un accordo per far partire i cereali dai porti del Mar Nero, anche se il presidente turco Erdogan ribadisce che l'intesa è prossima, forse si chiude entro la settimana. Sul fronte energetico, a fronte di una possibile riduzione della fornitura di gas russo del 30% attraverso il gasdotto Nordstream, i Paesi europei dovrebbero ridurre la domanda di gas del 15% entro marzo 2023.

Lifanse (Sant’Egidio): gli ucraini pregano senza odio

La popolazione ucraina dopo cinque mesi di conflitto è sempre più fiaccata materialmente e moralmente, tuttavia non si attenua l’anelito di pace e lo sforzo per costruirla opponendosi ai sentimenti di rabbia e odio. A raccontarlo è Yuriy Lifanse coordinatore della comunità San Egidio in Ucraina, intervistato dalla collega Svitlana Dukhovych:

Ascolta l'intervista a Yuriy Lifanse

Come è cambiato il sentimento di pace del popolo ucraino dall’inizio della guerra?

Subito dopo l’inizio dei bombardamenti abbiamo capito quanto fosse importante e preziosa la pace, appena smettiamo di lavorare per la pace inizia la guerra. Senza la pace non c’è futuro per l’Ucraina e per tutte le nostre famiglie.

Come Sant’Egidio contribuisce alla pace?

Oggi tutta l’Ucraina è unita, a prescindere dalla lingua e dalla confessione religiosa, tutti sono impegnati a difendere l’Ucraina, i militari, i civili e anche la Comunità di Sant’Egidio fa tutto il possibile per ricostruire la pace aiutando chi è vicino, ma anche chi è lontano. La Comunità ha promosso una grande mobilitazione di aiuti umanitari per l’Ucraina, a partire dai proditto medici come l' insulina portata dal banco farmaceutico di Sant’Egidio. Rispondere a queste necessità aiuta a difendere il Paese e a ricostruire la speranza.

La Comunità di Sant'Egidio in Ucraina
La Comunità di Sant'Egidio in Ucraina

Come si manifesta il desiderio di pace degli ucraini?

Due settimane fa ho partecipato ad una festa delle prime comunioni, i bambini pregavano per la pace e per l’Ucraina, solo due parole, ed era impressionate. Lo vediamo anche al nostro centro per l’aiuto dove la gente viene con il dolore ed esce con il sorriso augurandoci la pace. Da parte ucraina non c’è la volontà di occupare territori russi, non c’è un solo militare ucraino oltre i confini con la Russia.

Come questo si coniuga con la necessità di difendersi?

Non vedo alcuna contrapposizione tra la volontà di pace e la necessità di difendersi. Gli ucraini difendono le loro città e le loro case e non vogliono vivere sotto l’occupazione di un altro paese.

La Comunità di Sant'Egidio in Ucraina
La Comunità di Sant'Egidio in Ucraina

Yuri lei è scappato da Kiev nei primi giorni della guerra: sulla base della propria esperienza cosa si può fare per evitare la rabbia e la crescita dell'odio?

I primi bombardamenti di Kiev sono avvenuti alle 4 di mattina del 24 febbraio, già alle 11 tutta la comunità era riunita per pregare insieme. Abbiamo letto un Salmo, abbiamo recitato il Padre nostro e ascoltato il Vangelo. Questo aiuta a calmare il cuore e a sopravvivere in questa situazione, perché la rabbia, la paura, la tristezza vengono naturalmente ma poi c’è la Parola di Dio che ti aiuta. Non c’è tempo per l’odio, non si vogliono sprecare le energie perché c’è tanto lavoro da fare per gli altri.

Lei diceva che è stato impressionato da come si svolgono i funerali dei soldati, dove si piangono i caduti …

La Chiesa aiuta molto i funerali dei soldati a Leopoli sono molto solenni, esce il sindaco a salutare la salma e poi c’è la preghiera per la salvezza del soldato e dei suoi commilitoni. In questa preghiera non c’è odio, non si prega 'contro' il nemico ma 'per' la pace e la salvezza dell’Ucraina. La gente piange e vuole lavorare per la pace affinché non ci siano più i funerali.

Quindi è importante continuare a preghiere per la pace?

Senza la pace non c’è futuro, lo si capisce da tutta la storia biblistica, in tutti i testi Dio è il Dio della pace. La Comunità di Sant’Egidio ha lavorato per tanti accordi di pace e segue tante comunità colpite dalla guerra. La guerra lascia sempre situazioni peggiori di quelle precedenti, quindi dobbiamo fare tutto il possibile per ricostruire la pace come la vuole Dio, sono sicuro che la volontà di Dio è molto diversa dalla mia, per questo è importante pregare e impegnarci per quello che possiamo fare.

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21 luglio 2022, 11:36