Una anziana donna nei pressi di un edificio bombardato a Kramatorsk, in Ucraina (Reuters/Nacho Doce) Una anziana donna nei pressi di un edificio bombardato a Kramatorsk, in Ucraina (Reuters/Nacho Doce)

Nuova offensiva russa su Kramatorsk, vittime tra i civili

I bombardamenti russi hanno ucciso due civili e ferito altri tredici a Kramatorsk, l'ultima grande città sotto il controllo ucraino nella regione di Donetsk. Kiev chiede a Bruxelles di imporre restrizioni ai visti per i cittadini russi, mentre si registra un nuovo abbassamento del rating

Andrea De Angelis - Città del Vaticano 

Sono almeno due le vittime e una dozzina i feriti a Kramatorsk, l'ultima grande città sotto il controllo ucraino nella regione di Donetsk, colpita ieri da un bombardamento russo. Lo ha affermato il governatore ucraino della regione, Pavlo Kyrylenko. "Le bombe hanno danneggiato almeno venti edifici ed è scoppiato un incendio", ha denunciato il politico. Una donna è stata uccisa e altre due persone sono rimaste ferite in un attacco missilistico russo sulla città di Zaporizhzhia, secondo quanto riportato da Ukrinform. La città colpita è il capoluogo della regione ucraina nella quale si trova la centrale nucleare più grande d'Europa, controllata dalle forze armate russe dalle prime settimane della guerra. Secondo quanto dichiarato dall'Aiea ci sono state alcune azioni belliche, ma i danni non sarebbero tali da comportare rischi immediati per la sicurezza. La situazione però desta “molta preoccupazione” e il rischio di rilasci significativi di radioattività nell'ambiente avrebbe pesanti conseguenze.

I visti per i russi

"Ringrazio la Repubblica Ceca, gli Stati baltici e altri Paesi che hanno portato a livello ufficiale la discussione in Europa sulla questione dei visti per i cittadini di uno Stato terrorista". Ad affermarlo è il presidente dell'Ucraina, Volodomyr Zelensky, che invita l'Unione Europea a imporre restrizioni ai visti ai cittadini russi. "Ci deve essere una garanzia che Mosca non usi Schengen", sottolinea Zelensky. 

I rifugiati ucraini 

Al termine dell'ultima udienza generale, quella di mercoledì 10 agosto, Francesco ha portato nuovamente l'attenzione dei fedeli alle ferite del conflitto in corso nel cuore dell'Europa e ha invitato a pregare per quanti lasciano le loro case in cerca di un futuro migliore. Il pensiero del Papa ancora una volta è andato al popolo ucraino, da quasi sei mesi vittima della guerra. Il numero di persone costrette a lasciare il Paese per cercare rifugio sale sempre di più e, secondo gli ultimi dati resi noti, ha superato 7 milioni di unità. In Polonia il flusso più ingente di sfollati.

Taglio del rating

L'agenzia Standard & Poor's ha abbassato il rating dell'Ucraina da "CC/C" a "SD", o "default selettivo", l'ultimo livello prima del default, a seguito dell'accordo di ristrutturazione del debito raggiunto mercoledì. "Dati i termini e le condizioni annunciate della ristrutturazione, e in linea con i nostri criteri, consideriamo questa transazione equivalente a un default", ha dichiarato S&P in un comunicato, notando che la maggioranza dei detentori di Eurobond ha accettato di differire i pagamenti del servizio del debito di 24 mesi. 

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13 agosto 2022, 07:46