Ucraina, Aiea: preoccupante situazione a Zaporizhzhia
Roberta Barbi – Città del Vaticano
L’ha definita “molto volatile” la situazione della centrale di Zaporizhzhia, il responsabile dell’Agenzia atomica internazionale (Aiea), Rafael Grossi, in conferenza stampa da New York. Nell’impianto, secondo i dati a disposizione, dall’inizio della guerra sarebbero stati violati tutti i principi di sicurezza nucleare, mentre gli ispettori non avrebbero ancora avuto accesso alla centrale nonostante i tentativi profusi. “Recarsi lì è molto complesso perché richiede l’intesa e la collaborazione tra diversi attori”, ha spiegato.
La situazione a Kherson
Kiev intanto fa sapere che il proprio esercito avrebbe liberato altri sette villaggi nella zona di Kherson, portando così a 53 il numero totale dei centri abitati strappati all’occupazione russa e tornati sotto il controllo della provincia ucraina. Nella stessa zona, questa mattina, sarebbero rimaste uccise almeno due persone che si trovavano a bordo di un pullman dedito all’evacuazione di civili. A riferirlo nel suo consueto videomessaggio di aggiornamento sulla situazione, è l’arcivescovo di Kiev, mons. Sviatoslav Shevchuk. Sempre dalla stessa provincia, secondo i servizi segreti britannici, c’è da aspettarsi un aumento dell’esodo dei civili, nei prossimi giorni, a causa dell’aggravarsi della mancanza di cibo, mentre secondo gli ultimi dati delle Nazioni Uniti sono oltre dieci milioni le persone che finora hanno lasciato il Paese dall’inizio del conflitto.
Intesa tra Unicef e la first lady Zelenska
L’Unicef e la moglie del presidente ucraino, Olena Zelenska, hanno firmato oggi un memorandum d’intesa per estendere una collaborazione già attiva tra le parti, che si concentrerà in particolare sulla protezione dei diritti dei più piccoli, sul miglioramento dell’istruzione scolastica e sul sostegno alla salute mentale dei bambini coinvolti dalla guerra in corso. “Dobbiamo continuare a raccontare al mondo come la guerra stia rubando l’infanzia ai bambini”’, ha commentato la first lady.
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