Ucraina, salpata la prima nave con il grano da Odessa
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Ha lasciato il porto di Odessa, sul Mar Nero, alle 7.30 di oggi la prima delle 16 navi che - secondo il protocollo siglato, separatamente, da russi e ucraini a Istanbul - sbloccherà più di 20 milioni di tonnellate di cereali.
Dall'Ucraina alla Turchia
L’accordo, valido per tre mesi e prorogabile, è stato sottoscritto a luglio con la mediazione della Turchia e dell’Onu. L'intesa prevede che i cargo partano da tre porti ucraini, attraversino un "corridoio" non minato e, solcando il Mar Nero, raggiungano le coste turche. Da lì, seguirà l’esportazione del grano in tutto il mondo. Il protocollo non prevede alcun cessate il fuoco.
Bombardamenti su Mykolaiv
Intanto, l'Ucraina ha denunciato pesanti e "brutali" bombardamenti da parte di Mosca su Mykolaiv, città nella zona meridionale del Paese. Sotto il fuoco dell'artiglieria hanno perso la vita il magnate del grano, Oleksiy Vadaturskyy, e la moglie, Raisa. Una "grande perdita per Mykolaiv e per tutta l'Ucraina", ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky, che ha ricordato il fondamentale contributo allo sviluppo dell'industria agricola e navale del Paese, durante gli oltre 50 anni di attività dell'uomo d'affari. Il bombardamento su Mykolaiv è probabilmente la ritorsione russa all'attacco di un drone al quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli.
I nuovi missili (ipersonici) di Puntin
Domenica 31 luglio, data in cui tutta la Russia ha celebrato la Giornata della Marina, Putin si è recato a San Pietroburgo per la tradizionale parata. Nel suo discorso, il capo del Cremlino non ha fatto alcun riferimento alla guerra, ma ha sottolineato che la "situazione attuale richiede azioni molto decisive". Inoltre, come riportato dall'agenzia Tass, Putin ha affermato che la consegna dei sistemi missilistici ipersonici inizierà nei prossimi mesi. "Forniremo protezione con fermezza e con tutti i mezzi. La chiave - ha proseguito Putin - è la capacità della Marina, in grado di rispondere con velocità fulminea a chiunque decida di violare la nostra sovranità e libertà".
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