Ucraina, Mosca “non intravede soluzioni diplomatiche” e accelera sul Donbass
Marco Guerra – Città del Vaticano
Centoquarantasei corpi, in gran parte civili, tra i quali 2 bambini, sono stati riesumati finora dalle sepolture di massa a Izyum, villaggio riconquistato dagli ucraini nell’nordest del Paese, secondo quanto riferisce il governatore locale.
Erdogan: Putin vuole fine guerra
Il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, definisce la vicenda una “menzogna” simile a quella di Bucha e ribadisce che la Crimea è parte indivisibile della Russia e che le repubbliche del Donbass sono stati indipendenti. Successivamente lo stesso Peskov ha detto che non ci sono prospettive di una soluzione politica e diplomatica della situazione in Ucraina. In queste ore però il presidente turco Erdogan, in un’intervista alla tv statunitense Pds, ha sottolineato che dagli incontri avuti in Uzbekistan, al vertice di Samarcanda, ha colto l’impressione che Putin voglia mettere fine alla guerra.
Truppe di Mosca in difficoltà sul terreno
Intanto, diverse fonti confermano le difficoltà russe sul terreno. Secondo l’intelligence britannica, Mosca ha perso quattro caccia negli ultimi 10 giorni e a causa della mancanza di militari ha reclutato 400 detenuti dalle carceri. Inoltre, le forze ucraine hanno ripreso il controllo di un altro villaggio della regione di Luhansk e il presidente Zelenski ha affermato che le forze di Kiev si sono stabilizzate nelle zone riconquistate nella regione di Kharkiv. Sul fronte diplomatico l’Occidente si mostra compatto, il rappresentate degli affari esteri dell’Ue, Josep Borrell, ha confermato che i Paesi dell’Unione continueranno ad aiutare Kiev a difendersi. Allo stesso tempo il vice presidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitry Medvedev, con un post su Telegram, ha esortato a tenere il più presto possibile i referendum per l'annessione del Donbass.
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